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Libano, Hezbollah conferma morte Safieddine: successore di Nasrallah

Blinken incontra Mbs: "Porre fine a guerra a Gaza". Missili su Tel Aviv e razzi verso Haifa. Consiglio Difesa: "Fondamentale presenza Unifil, inaccettabili attacchi Israele"

Hashem Safieddine - (Afp)
Hashem Safieddine - (Afp)
23 ottobre 2024 | 08.28
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Gli Hezbollah libanesi confermano l'uccisione a inizio mese in un raid aereo israeliano di Hashem Safieddine, cugino e potenziale successore del segretario generale Hassan Nasrallah morto il 27 settembre scorso in un'operazione analoga a Beirut. In un comunicato il gruppo "piange un grande leader, martire sulla via di Gerusalemme". "Promettiamo al nostro grande martire e ai suoi fratelli martiri che continueremo il cammino della resistenza e della jihad fino al raggiungimento degli obiettivi di libertà e vittoria", afferma Hezbollah.

Parole che arrivano a quasi tre settimane da quando nella notte tra il 3 e il 4 ottobre un pesante raid aereo ha colpito Dahiyeh, la periferia sud di Beirut, tradizionale roccaforte del gruppo. Il comunicato del Partito di Dio giunge dopo che ieri le forze israeliane (Idf) hanno confermato l'uccisione di Safieddine, capo del Consiglio della Shura di Hezbollah, durante il raid di inizio mese contro il quartier generale dell'intelligence di Hezbollah.

Blinken: "Porre fine a guerra a Gaza"

Antony Blinken ha incontrato oggi a Riad il principe ereditario saudita Mohamed Bin Salman per "discutere i nostri comuni sforzi per mettere fine ai conflitti della regione e stabile una pace e sicurezza più ampia". E' quanto riferisce il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller.

Il segretario di Stato "ha enfatizzato la necessità di mettere fine alla guerra a Gaza, liberare gli ostaggi e permettere alla popolazione di Gaza di ricostruire la loro vita libera da Hamas". E insieme a Mbs ha discusso "gli sforzi verso una risoluzione diplomatica in Libano che permetta ai civili di entrambe le parti della Linea Blu di tornare alle proprie case".

"Hanno continuato la discussione sul bisogno di una stabilità regionale duratura, compresa una più ampia integrazione tra i Paesi della Regione", aggiunge Miller, spiegando che è stata "discussa anche l'importanza di mettere fine al conflitto in Sudan, proteggere i civili e far progredire la transizione politica verso un governo civile". Blinken infine ha "espresso apprezzamento per il ruolo saudita nel promuovere la stabilità e la pace nella regione".

"Dal 7 ottobre di un anno fa, Israele ha raggiunto la maggior parte dei suoi obiettivi strategici per quanto riguarda Gaza... Ora è il momento di trasformare questi successi in un successo strategico a lungo termine", aveva detto Blinken prima della partenza. Sugli aiuti ha parlato di "progressi", definendo la cosa positiva, ma - ha detto - "ne devono essere fatti di più".Israele dovrebbe evitare un'ulteriore escalation nella sua risposta all'attacco missilistico iraniano del primo ottobre, ha detto ancora Blinken aggiungendo: "È anche molto importante che Israele risponda in modo da non creare una maggiore escalation".

Missili Hezbollah su Tel Aviv

Due razzi a lungo raggio, lanciati contro Israele dal Libano, sono stati intercettati con successo dalle difese aeree, afferma l'Idf. Durante l'attacco, le sirene hanno suonato a Tel Aviv e nelle città vicine, così come nell'area di Nazareth, nel nord si legge sul 'Times of Israel'. Non si hanno notizie di feriti o danni dovuti all'attacco.

Il lancio di razzi è stato rivendicato da Hezbollah, che afferma di aver preso di mira il quartier generale dell'Unità 8200 dell'intelligence israeliana a Glilot, a nord di Tel Aviv riporta Haaretz.

Una raffica di circa 25 razzi è stata lanciata dal Libano verso la zona di Haifa, riferisce inoltre l'Idf, aggiungendo che le sirene sono state attivate a Krayot e in altre città vicine, a nord-est di Haifa. Secondo l'esercito israeliano, la maggior parte dei razzi è stata intercettata dalle difese aeree.

Consiglio Difesa: "Fondamentale presenza Unifil, inaccettabili attacchi Israele"

Nella riunione del Consiglio supremo di Difesa, svoltasi questa mattina al Quirinale sotto la presidenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, "particolare attenzione - riferisce il comunicato finale - è stata rivolta al sud del Libano presidiato dai militari della missione Unifil e dove operano circa 1.000 soldati italiani ai quali, come anche ai partecipanti alla missione bilaterale Mibil a Beirut, vanno, oltre al ringraziamento, forte vicinanza e senso di gratitudine per l’esemplare professionalità dimostrata nell’assolvimento del mandato. L’aggravarsi della situazione, causata dai numerosi lanci di ordigni verso Israele e dalle operazioni militari israeliane contro le milizie di Hezbollah, rende più che mai importante sostenere le iniziative per il rafforzamento delle Forze armate libanesi (Laf) affinché siano in grado di garantire efficacemente il pieno controllo di tutto il territorio libanese a cominciare dalla Blue Line in cooperazione con Unifil".

"Allarmano -prosegue la nota- la sofferenza e le vittime tra la popolazione civile, che versa in condizioni drammatiche a causa del conflitto in corso. In particolare, il Consiglio ritiene che la rimozione dal Libano meridionale del materiale di armamento illegale, reso ancora più evidente dalle azioni compiute dai miliziani di Hezbollah nell’area presidiata da Unifil, può essere raggiunta solo attraverso la piena partecipazione delle parti alla attuazione della risoluzione delle Nazioni unite 1701 nel 2006. Emerge ora la necessità di cessare il fuoco e di sollecitare una iniziativa sia all’Onu sia con i Paesi contributori alla missione per rinforzare Unifil, in modo da renderla più efficace rispetto al fine per cui è stata istituita".

"Resta centrale la sicurezza e la tutela del personale di Unifil, la cui presenza risulta fondamentale per la stabilizzazione della regione. Il Consiglio -conclude il comunicato- ritiene inaccettabili gli attacchi alle forze di pace dell’Onu da parte dell’esercito israeliano e sottolinea come tutte le parti in causa abbiano l'obbligo, ai sensi della Risoluzione 1701 nonché del diritto internazionale, di garantire la sicurezza e l'incolumità del personale e delle strutture dell'Onu".

Idf ordina evacuazione Tiro: "Stiamo per colpire"

Un avviso di evacuazione urgente ai residenti di Tiro, in Libano, da parte di Israele, in vista di attacchi aerei contro siti di Hezbollah. "L'attività di Hezbollah costringe l'Idf ad agire nell'area in cui vi trovate. L'Idf non vuole nuocervi", afferma Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle Forze di difesa israeliane , su X, accanto a una mappa delle aree che saranno prese di mira. "Dovete immediatamente allontanarvi dall'area segnata in rosso e dirigervi a nord verso il fiume Awali. Chiunque si trovi vicino a personale, strutture e armi di Hezbollah mette in pericolo la propria vita!".

Idf: nelle ultime 48 ore uccisi nei raid sul Libano 3 comandanti regionali di Hezbollah

Le Forze di difesa israeliane hanno inoltre dato notizia, dopo aver confermato di aver ucciso il successore di Nasrallah Safieddine, che tre comandanti di tre unità regionali di Hezbollah sono stati uccisi nel corso di raid aerei israeliani effettuati negli ultimi due giorni in Libano. Poi la precisazione che gli attacchi sferrati dai caccia nelle ultime 48 ore hanno preso di mira e ucciso i comandanti di Hezbollah per le aree di Jibchit, Jouaiyya e Qana, responsabili del lancio di razzi e missili sulle città israeliane dalle rispettive aree. A riferirne è il Times of Israel.

Idf: migliaia palestinesi evacuano da Jabalya, 150 membri Hamas arrestati

Decine di migliaia di palestinesi stanno evacuando da ieri il campo profughi di Jabalya, nella Striscia di Gaza settentrionale, e circa 150 membri di Hamas sono stati arrestati. Lo ha reso noto l'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf continua a combattere i membri dell'organizzazione islamista nella zona.

Wafa: 7 morti in attacco israeliano a rifugio sfollati Beit Lahiya, 3 nel nord di Gaza City

Fonti locali consultate dall'agenzia palestinese Wafa fanno saoere di almeno 7 morti in un attacco israeliano contro la scuola Zaid bin Harita, diventata un rifugio per sfollati, nella città di Beit Lahiya, nella Striscia di Gaza. La stessa fonte riferisce dell'uccisione di due bambini e della loro madre e del ferimento di altre 6 persone in un attacco sferrato all'alba di oggi contro un'abitazione situata nella parte nord della Città di Gaza.

Msf: "In nord Gaza è una catastrofe"

"C’è morte dappertutto, di ogni tipo e forma, nell'ospedale di Kamal Adwan e nel nord di Gaza. I bombardamenti non cessano. L'artiglieria non si ferma. Gli aerei non si fermano. I bombardamenti sono pesanti e anche l'ospedale viene preso di mira. Sembra la scena di un film, sembra surreale". E' la testimonianza di Mohammed Obeid, chirurgo ortopedico di Medici Senza Frontiere (Msf), in azione all'ospedale di Kamal Adwan, a nord di Gaza.

Vice capo politburo di Hamas arrivato a Mosca

Il vice capo del politburo di Hamas, Musa Abu Marzuk, è arrivato a Mosca in visita. Lo ha riferito una fonte diplomatica alla Ria Novosti, aggiungendo che Marzuk ha in agenda diversi incontri. Ieri, il presidente dell'Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, era arrivato a Kazan per il vertice dei Brics.

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