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Ue, piano in caso di attacchi: "Fare scorte per 72 ore"

Da utilizzare nel caso si verifichi "un'aggressione armata" nei confronti di uno Stato membro

Von der Leyen (Afp)
Von der Leyen (Afp)
26 marzo 2025 | 12.39
LETTURA: 2 minuti

La Commissione Europea chiede ai cittadini dell'Ue di prepararsi a una possibile "aggressione armata" a uno Stato membro. L'esecutivo, guidato da Ursula von der Leyen, lancia una strategia per la preparazione o prontezza (Preparedness) dell'Ue , per "prevenire e reagire alle minacce e crisi emergenti". La strategia si articola in trenta misure e in un piano che mira a sviluppare una "cultura della preparazione" in tutte le politiche Ue.

Disastri naturali, attacchi informatici e conflitti armati

Le crisi cui i cittadini europei dovrebbero prepararsi, secondo la Commissione, sono i disastri naturali, come alluvioni, incendi boschivi, terremoti ed eventi meteorologici "estremi", provocati dal "cambiamento climatico"; disastri provocati dall'uomo, come incidenti industriali e "pandemie"; minacce ibride, come attacchi informatici, campagne di disinformazione, interferenze straniere e sabotaggio di infrastrutture. Ci sono anche le "minacce geopolitiche", come "conflitti armati, inclusa la possibilità di un'aggressione armata contro Stati membri".

Il consiglio: "Accumulate beni essenziali"

Gli "sforzi" dei Paesi dell'Ue dovrebbero concentrarsi sull'incoraggiare i cittadini, affinché prendano "misure proattive per prepararsi alle crisi", ad esempio redigendo "piani familiari di emergenza" e "accumulando beni essenziali" di sussistenza, che dovrebbero consentire di essere autonomi "per almeno 72 ore in caso di emergenza". La Commissione punta anche a inserire nei programmi scolastici lezioni di "preparazione" e vuole istituire la giornata europea della prontezza, o preparazione (Eu Preparedness Day). Intende anche promuovere esercitazioni paneuropee di preparazione, unendo forze armate, Polizia, Protezione Civile, lavoratori della sanità e pompieri.

L'avvertimento di Rutte a Putin

Il segretario generale della Nato, Mark Rutte avverte Putin: "In caso di attacco a un Paese della Nato la reazione sarebbe devastante". Questo messaggio deve essere chiaro a lui e a chiunque altro intenda minacciarci" spiega durante una conferenza stampa a Varsavia. "Se qualcuno dovesse commettere l'errore di pensare di poter attaccare la Polonia o un qualsiasi altro alleato senza conseguenze, si troverà di fronte alla piena forza di questa potente alleanza".

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