Il ministero della Difesa di Pechino parla di "esercitazioni militari"
Aerei e navi da guerra sono stati mobilitati dalle forze armate cinesi intorno a Taiwan per ''esercitazioni militari''. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Pechino spiegando che le esercitazioni, denominate Joint Sword 2024B, "servono a mettere alla prova le capacità operative congiunte delle truppe del teatro di comando".
Le autorità di Taipei hanno espresso ''forte condanna'' di quelli che ha definito ''atti irrazionali e provocatori'' e hanno "inviato forze adeguate per rispondere di conseguenza, al fine di proteggere la libertà e la democrazia e difendere la sovranità" di Taiwan.
Già domenica a Taiwan era stata rilevata la presenza di una portaerei cinese a sud dell'isola.
Gli Stati Uniti dovrebbero "smettere di armare Taiwan" e di "inviare segnali sbagliati alle forze separatiste per 'l'indipendenza di Taiwan'", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Taiwan, Mao Ning, in dichiarazioni ai giornalisti rilanciate dai media ufficiali del gigante asiatico. Mao ha insistito sul fatto che l'isola "è parte della Cina" e che si tratta di "affari interni".
Taiwan - di fatto indipendente, ma "provincia ribelle" da "riunificare" per Pechino - conta sul sostegno degli Usa in base al Taiwan Relactions Act del 1979.
La Cina intanto si dice "disposta" a lavorare "per la prospettiva di una riunificazione pacifica" di Taiwan "con la massima sincerità e ogni sforzo, ma non prometteremo mai di rinunciare all'uso della forza". Queste le parole del portavoce del ministero della Difesa cinese, Wu Qian, dopo la giornata di manovre militari cinesi. "Non lasceremo mai spazio all' 'indipendenza di Taiwan'", ha incalzato Wu nelle dichiarazioni diffuse dal ministero.