Il presidente: "Nessuno mi caccerà". Ma il weekend sarà il momento chiave
"Non mollo. Nessuno mi manderà via". Joe Biden resiste e non ritira la candidatura per le elezioni di novembre 2024 negli Stati Uniti. Almeno per ora.
Il presidente, sotto pressione dopo il disastroso dibattito televisivo di una settimana fa contro Donald Trump, non è intenzionato a mollare nonostante la fibrillazione nel campo democratico e il pressing dei media, con il Boston Globe che - dopo New York Times e Washington Post - ha preso posizione chiedendo sostanzialmente il passo indietro.
Biden si prepara ad un weekend cruciale. Per 'scaldarsi', ha registrato 2 interviste radiofoniche con un'emittente del Wisconsin e con una della Pennsylvania. Venerdì risponderà alle domande di George Stephanopoulos, anchorman di Abc News, in un'intervista che somiglia ad un esame di riparazione.
Quindi, sempre venerdì volerà in Wisconsin e poi proseguirà la campagna domenica in Pennsylvania. Il weekend, che precede il vertice Nato in programma a Washington la prossima settimana, si presenta come un redde rationem che, secondo il New York Times, potrebbe spingere il presidente a gettare la spugna. Biden, dice un anonimo alleato, "sa che se avrà altri due eventi" come il dibattito televisivo "ci troviamo in un'altra situazione".
A stretto giro, piovono smentite dalla Casa Bianca e dalla campagna: Biden non ha nessuna intenzione di farsi da parte. Il presidente "ha ammesso che sono stati giorni duri" ma ha detto "in modo inequivocabile al suo team che correrà per la rielezione e che batterà Donald Trump", fa filtrare alla Cnn una fonte a conoscenza del colloquio telefonico che il Commander in chief ha avuto con il suo staff.
"Nessuno mi sta buttando fuori. Sono in corsa fino alla fine e vinceremo, perché quando i democratici sono uniti, vinciamo sempre - è quello che avrebbe detto Biden, secondo quanto raccontato dalla fonte - Come abbiamo battuto Trump nel 2020, lo batteremo di nuovo nel 2024".
La stessa fonte ha riportato anche le parole della vice presidente Kamala Harris, che sta resistendo agli appelli a sostituire il presidente: "Non ci tireremo indietro. Seguiremo la guida del nostro presidente. Combatteremo e vinceremo". E ancora Biden ha ribadito: "Non c'è nessuno con cui preferirei essere in questa battaglia che tutti voi. Quindi, prendiamoci sotto braccio. Portiamo a termine questo compito. Voi, io, il Vicepresidente. Insieme".
Intanto, però, un secondo deputato democratico invoca il passo indietro. Al New York Times, il rappresentante dell'Arizona, Raul Grijalva, ha detto: "Se è lui il candidato, lo sosterrò, ma penso che questa sia un'occasione per guardare altrove". Secondo il deputato, "quello che (Biden) deve fare è assumersi la responsabilità di tenere quell'incarico e parte di quella responsabilità è abbandonare la corsa". Prima di lui, a chiedere il passo indietro era stato il deputato dem del Texas Lloyd Doggett.
Altri flop, dopo il dibattito disastroso, non sono ammessi. Gli ultimi sondaggi mostrano un quadro a dir poco complesso per il presidente. Secondo un rilevamento condotto dal New York Times e dal Siena College, Trump guida la corsa alla Casa Bianca con il 49% dei voti, contro il 41% di Biden. Nella rilevazione precedente, condotta prima del disastroso dibattito del 27 giugno scorso, Trump era al 49% e Biden al 43%. Per la Cnn, lo score è 49%-44%, con una forbice più ampia rispetto al 49%-47% favorevole all'ex presidente prima del confronto tv.
Al momento gli unici numeri positivi per la campagna presidenziale arrivano dalla raccolta fondi: sono entrati 127 milioni a giugno, in totale in cassa ci sono 240 milioni. Le prossime uscite pubbliche dovranno servire anche e soprattutto a convincere gli americani che il presidente è in grado di affrontare la campagna.
Un sondaggio Cbs ha evidenziato che per, gli elettori, l'età di Biden è il problema principale e a questo punto è legittimo sollevare dubbi sulla salute del capo dello Stato. La Casa Bianca, negli ultimi briefing, ha risposto alle domande dei cronisti.
Biden non si è sottoposto ad alcun esame medico da febbraio, ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean Pierre. Secondo il referto pubblicato cinque mesi dal medico del presidente, il dottor Kevin O’Connor, l'esame neurologico "estremamente dettagliato" non ha rilevato alcun problema che potesse collegarsi a ictus, sclerosi o Parkinson: "Non c'era nessuna nuova preoccupazione" per la sua salute.
Nello studio Cnn di Atlanta, dove è andato in onda il disastro in diretta, secondo la Casa Bianca hanno pesato altri fattori, dopo ripetuti viaggi in Europa (Francia e Italia) compiuti dal presidente: "L'agenda e il raffreddore hanno pesato", la risposta della press secretary Jean-Pierre, che ha chiarito di aver voluto così "dare una spiegazione" e non una scusa.
"L'unico motivo per cui lo abbiamo condiviso è perché mi è stato chiesto qui e il presidente ha certamente voluto dare una spiegazione di persona. Ed è quello che ha fatto - ha detto in un briefing con i giornalisti - Capiamo che non è stata la sua serata migliore. Non è stato un grande dibattito. Lo capiamo. E capiamo cosa hanno visto i sostenitori, cosa ha visto il popolo americano e cosa avete visto tutti voi. E quindi volevamo dare una spiegazione".