Il taglio alla quota di remunerazione delle aziende sui farmaci di fascia A causerebbe perdite superiori ai 100 milioni l'anno e peserebbe all’80% proprio il comparto dei farmaci fuori brevetto distribuiti in farmacia
Roma, 11 novembre 2024 - «Questa nuova misura che rivede la remunerazione delle aziende danneggia innanzitutto il cittadino perché rischia di far crescere le carenze di farmaci che già sono aumentate negli ultimi anni, ma penalizza fortemente anche le nostre imprese perché insieme al payback rappresenta un punto di non ritorno, la situazione così non è più sostenibile».
Ad affermarlo in una intervista a «Il Sole 24 Ore» in edicola, è Stefano Collatina, presidente di Egualia, l'associazione delle industrie di farmaci equivalenti, biosimilari e value added medicines, commentando la norma (l'articolo 57) della Legge di Bilancio che rivede le quote di remunerazione calcolate sul prezzo dei farmaci, prevedendo il trasferimento di uno 0,65% sul prezzo di vendita al pubblico dei medicinali di classe A dalle aziende farmaceutiche ai grossisti.
Un taglio netto che colpisce tutte le aziende farmaceutiche, ma ancora di più chi produce gli equivalenti a cui viene tolto sempre lo 0,65% ma su una quota di remunerazione già oggi più bassa (58,65%). La misura - che impatta direttamente sul fatturato delle aziende - causerebbe perdite superiori ai 100 milioni l'anno e proprio il comparto dei farmaci fuori brevetto distribuiti in farmacia, dove insistono tutti gli equivalenti, si troverebbe a dover assorbire oltre l'80% del peso del taglio.
«Chiediamo che il Governo in Parlamento cancelli almeno questa tassa che non fa altro che favorire le carenze dei farmaci - conclude Collatina - e poi nel medio lungo periodo è necessario che finalmente riveda tutta la governance della spesa farmaceutica».
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EGUALIA (già Assogenerici) è l’organo ufficiale di rappresentanza dell’industria dei farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Italia. L’associazione, fondata nel 1993, rappresenta oggi più di cinquanta tra imprese multinazionali e aziende italiane dislocate su tutto il territorio nazionale, per un totale di 10mila occupati e quasi 40 siti produttivi. In ambito europeo, EGUALIA è membro di Medicines for Europe (già EGA), la voce delle industrie produttrici di farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Europa che rappresenta 350 siti produttivi e di ricerca con un totale di 160mila addetti.