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Nord Stream, fughe di gas. "Rilevate due esplosioni"

La società di gestione: "Danni senza precedenti a impianto". Cremlino non esclude sabotaggio. Ue: "Nessun impatto su sicurezza"

Le perdite di gas nel mar Baltico (Foto diffusa dal ministero della Difesa danese)
Le perdite di gas nel mar Baltico (Foto diffusa dal ministero della Difesa danese)
27 settembre 2022 | 11.54
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Fughe di gas hanno interessato i gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel mar Baltico. E' quanto denunciano le autorità di Svezia e Danimarca, annunciando di aver elevato il livello di allerta sulle infrastrutture energetiche. La fuga di metano in Nord Stream 2, non ancora in servizio a causa della guerra in Ucraina, sarebbe a 70 metri di profondità, a 12 miglia nautiche dall'isola di Bornholm, in acque internazionali.

L'Osservatorio sismico svedese, citato dalla televisione Stv, parla di due esplosioni registrate nel Mar Baltico. La prima esplosione è stata registrata ieri alle 2.03 e la seconda alle 19.04.

L'operatore della rete parla di danni "senza precedenti" a tre linee offshore, aggiungendo che è impossibile stabilire quando verrà ripristinata la capacità funzionale del sistema.

SVEZIA E DANIMARCA - Riunioni di emergenza per la gestione delle crisi sono state convocate in Danimarca e in Svezia. Copenaghen ha immediatamente messo in allerta le sue infrastrutture energetiche, mentre le autorità danesi hanno anche innalzato il livello di vigilanza del loro settore dell'elettricità e del gas al livello arancione, il secondo più alto.
La ministra degli Esteri svedese, Ann Linde, in contatto con l'omologo danese Jeppe Kofod, ha spiegato, in una intervista ad Aftonbladet, che a Stoccolma prenderanno parte alla riunione diversi ministri e direttori di agenzie del governo. "Non voglio fare speculazioni su quello che è accaduto. Bisogna capirlo con certezza e come influisce sulla nostra sicurezza", ha affermato.

Riunioni sono in corso anche in Danimarca, ha confermato Kofod dopo aver preso parte a un incontro alla Commissione esteri del Parlamento.

RUSSIA - Il Cremlino non esclude che i guasti rilevati possano essere il risultato di un atto di sabotaggio. "Non si può escludere nessuna possibilità". Il portavoce, Dmitry Peskov si è detto "estremamente preoccupato" per il calo della pressione delle linee dell'infrastruttura: "è una notizia molto inquietante, una situazione senza precedenti che richiede una indagine urgente". La questione, ha aggiunto, "è legata alla sicurezza energetica dell'intero continente".

UE - La Commissione Europea "è stata informata di tre fughe" di metano nei gasdotti transbaltici Nordstream, "due sul Nordstream 1 e una sul Nordstream 2. Seguiamo questi sviluppi con molta attenzione, insieme agli Stati membri. Per ora non ci sono impatti sulla sicurezza delle forniture, dato che le consegne sul Nordstream 1 sono a zero da diverse settimane e il Nordstream 2 non è mai stato autorizzato", afferma il portavoce della Commissione Europea per l'Energia Tim McPhie, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.

Le autorità tedesche devono ancora commentare. Ma secondo una fonte vicina al governo, citata dal quotidiano berlinese Tagesspiegel, “tutto va contro l'ipotesi di una coincidenza”. "Non possiamo immaginare uno scenario che non sia un attacco mirato", ha sottolineato la stessa fonte. Come anche per la fuga rilevata il giorno prima su Nord Stream 2, sono state adottate misure di sicurezza. È vietata la navigazione entro un raggio di 5 miglia nautiche (circa 9 chilometri) e il sorvolo entro un raggio di 1 chilometro attorno al luogo delle perdite. Secondo le autorità, gli incidenti non hanno conseguenze per la sicurezza o la salute dei residenti delle vicine isole danesi di Bornholm e Christianso. Inoltre, l'approvvigionamento energetico del paese non è coinvolto.

INAUGURATO NUOVO GASDOTTO PER PORTARE GAS DALLA NORVEGIA ALLA POLONIA

I primi ministri polacco e danese partecipano alla cerimonia di apertura del 'Baltic Pipe', il nuovo gasdotto che aprirà un nuovo collegamento per il gas norvegese verso l'Europa. La cerimonia si svolge presso la stazione di compressione del gas di Goleniow, nel nord-ovest della Polonia.

La Polonia ha guidato il progetto per sostituire il gas proveniente dalla Russia, il suo principale fornitore tradizionale. Gazprom ha smesso di rifornire la Polonia ad aprile. Non sarà soltanto Varsavia a beneficiare per la prima volta del gas norvegese attraverso il gasdotto che attraverserà la Danimarca, ma potranno essere riforniti anche i paesi a sud della Polonia, tra cui Slovacchia e Repubblica Ceca.

Il gasdotto entrerà in funzione il 1 ottobre e dovrebbe raggiungere la sua piena capacità entro la fine di novembre.

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