Un connubio, quello di turismo e cultura, che per il presidente della Fondazione Magna Grecia è la chiave per la ripartenza del Sud. “Vogliamo dare un segnale di rinnovamento in un territorio nel quale vivono quasi 20 milioni di persone -ha dichiarato Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia - Opere come l’ascensore appena inaugurato a Scilla e il ponte sullo Stretto sono fondamentali per unire il Nord e il Sud dell’Italia, per eliminare le differenze”. Il giornalista Alessandro Russo ha poi sottolineato l’estate straordinaria dal punto di vista delle presenze a Scilla, chiedendo quali previsioni si possano fare per il 2022.
“Abbiamo puntato molto sulla programmazione degli eventi -ha spiegato il sindaco Pasqualino Ciccone - Bisogna cercare soluzioni competitive come quella dell’ascensore panoramico, che collega la zona marina di Scilla con il centro storico. Per quest’estate noi abbiamo organizzato numerose manifestazioni per attirare turisti e cittadini. Ma per il futuro si deve puntare anche sul completamento del parcheggio e sul porto turistico. Scilla non ha nulla da inviare ad altre località turistiche e questa estate lo abbiamo dimostrato. Per il rilancio del Mezzogiorno turismo e cultura sono un connubio fondamentale -ha concluso Ciccone- e da questa analisi possono nascere proposte non solo per Scilla ma per l’intera Calabria”.
“La Fondazione Magna Grecia intende puntare sugli artisti calabresi -ha aggiunto il presidente della fondazione Nino Foti. Si deve investire sul capitale umano, sulla formazione e sulla competenza. Se ci sono questi elementi allora ci può essere una ripartenza del Sud in tempi rapidi”. Non a caso, per la prima serata il palcoscenico di piazza San Rocco ha ospitato alcuni artisti calabresi: l’attrice Annalisa Insardà e il Fabio Macagnino Trio. Insardà ha recitato due monologhi sulla fame di giustizia e sui valori nei quali credere, mentre il gruppo musicale ha eseguito diversi brani, tra cui “Jasmine butterfly”, “Carma” e “Canzuni duci”.