
"La solidità dei due istituti di credito e i robusti fondamentali aziendali li pongono in una buona posizione per una pronta ripresa"
"Tra i titoli che potrebbero beneficiare di un rimbalzo dopo le ultime evoluzioni in termini di dazi Usa, spiccano le due principali banche italiane, Intesa Sanpaolo e Unicredit". Così all'Adnkronos l'analista finanziario Giorgio Vintani. "Queste - spiega - hanno sofferto, come tutto il resto del comparto finanziario, di un'erosione dei multipli che ha reso i "cacciatori" (Unicredit) più agguerriti e lasciato le prede con meno margini di difesa". La solidità dei due istituti di credito e i robusti fondamentali aziendali, prosegue, li pongono in una buona posizione per una pronta ripresa: entrambe possono contare su mezzi propri molto forti, diversamente da altri operatori impegnati in operazioni complicate o in preda a grossi aumenti di capitale".
Parallelamente, prosegue ancora, realtà come Leonardo e Ferrari, che sono esposte verso gli Stati Uniti, "hanno due importanti fattori a loro favore, primo fra tutti il fatto che il governo italiano si sia mosso prontamente nel tentativo di allestire una trattativa commerciale che possa mitigare le tariffe. Inoltre, godono entrambe di una forte domanda, domestica per Leonardo, globale per Ferrari".
Leonardo, precisa, "può approfittare dello sforzo di riarmo deciso dai governi europei in seguito allo svincolo dal (tacito) accordo di difesa voluto dalla nuova amministrazione statunitense, oltre a essere uno dei player più interessanti su scala europea. Già prima della decisione del riarmo, la società aveva brillato presentando conti in ordine e un 2025 superiore alle aspettative".
Ferrari, chiosa, "ha difeso la propria posizione aumentando i listini del 10%, considerando che gli Stati Uniti rappresentano una fetta importante della domanda. La casa modenese - dice - può contare su un forte backlog e lunghe liste di attesa, in linea con il principio di Enzo Ferrari, secondo cui "bisogna costruire un'auto in meno rispetto a quelle richieste". L'azienda gode inoltre di una certa flessibilità per la consegna delle autovetture e, quindi, potrebbe privilegiare altri mercati; infine, essendo una delle pochissime realtà al mondo che non ha bisogno di fare pubblicità, la domanda nasce da sé e rimane forte anche in momenti di congiuntura complessa come quello attuale." (di Andrea Persili)