"Ovviamente la vittima rimane vittima e il carnefice rimane carnefice"
"Barbara Palombelli ha ragione e ha detto una cosa ovvia. Quando ti si presenta davanti un fenomeno preoccupante ne indaghi le cause e le dinamiche, non capisco lo scandalo. Il racconto mozzato in cui non si vogliono studiare le dinamiche è un racconto privo di intelligenza delle cose". E' quanto afferma Mario Adinolfi all'Adnkronos, commentando il polverone suscitato dalle affermazioni della Palombelli ieri sera nel corso della trasmissione 'Lo Sportello di Forum'.
"Ovviamente la vittima rimane vittima e il carnefice rimane carnefice, non si cancella certo l'elemento criminale -sottolinea il leader del Popolo della Famiglia- Ma di fronte ad un fenomeno che assurge a dimensione sociale, io voglio capire qual è l'innesco dei comportamenti violenti". "Io credo che ci sia una continua insistenza su questo tema della guerra dei sessi, anche nella virilizzazione della donna per cui la donna deve diventare sempre più 'uomo', ed è chiaro che questo crei delle tensioni -spiega Adinolfi- ed è inevitabile che le crei. In alcuni casi, queste tensioni arrivano all'orrore dell'omicidio, del quale ovviamente resta l'orrore. Ma studiare le dinamiche che portano a questo è assolutamente necessario".
Per Adinolfi, "se si racconta l'uomo sempre cattivo e la donna sempre buona, se succede che sia la donna che strangola il marito coi lacci delle scarpe si dice che anche là, siccome lo schema è diventato ideologico, la donna è buona e l'uomo era cattivo perché la picchiava. Qualcosa si è storto nell'analisi logica dei fatti", chiosa.