No alla chiusura dei centri commerciali. E no al divieto di spostamenti a Natale e Capodanno. Il nuovo Dpcm, che verrà firmato oggi dal premier Giuseppe Conte, non convince del tutto Italia Viva. "Non permettere alla gente di andare a Natale ad abbracciare i propri genitori anziani secondo me è una sciocchezza. Glielo dico proprio sinceramente. Ma senza nessun pelo sulla lingua …… Ma dire che in un comune come Milano, come Roma, che è il più grande d’Italia, ci si può spostare da Ostia a qui e in un comune di 5 mila abitanti non si può andare, non si favorisce il ricongiungimento familiare il giorno di Natale, se dovesse essere questa la decisione finale, secondo me sarebbe una sciocchezza", dice Luigi Marattin, parlamentare di Italia Viva e Presidente della Commissione Finanze alla Camera, ad Agorà Rai Tre.
"Le annunciate chiusure di outlet, centri e parchi commerciali nei giorni delle festività natalizie e nei week end che li precedono non hanno senso e Italia Viva tornerà a farsi sentire su questo tema. Chiusure che appaiono ingiustificate rispetto agli assembramenti visti nei giorni scorsi per le vie commerciali dei centri cittadini e che mettono a repentaglio le imprese e i lavoratori", afferma invece in una nota il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone. "Tutto si può fare con buon senso e organizzazione: allungare gli orari dei negozi alle 21 è giusto per evitare affluenze massicce ma non si comprende la ragione per cui non si possano lasciare aperti i centri commerciali , con ingressi scaglionati, ed in questo senso è buona l’idea di 1 persona ogni 10 mq proposta dal consiglio nazionale dei centri commerciali. Assurda anche la penalizzazione degli outlet che essendo centri commerciali all’aperto sono del tutto assimilabili alle vie dello shopping cittadino", aggiunge.
"Così come abbiamo ottenuto il risultato dei ristoranti aperti a pranzo nei giorni di festa e scongiurato la chiusura degli alberghi di montagna , insisteremo per modificare queste regole: le nostre proposte sono tutte tese a migliorare la sicurezza sanitaria ed evitare assembramenti. Deve essere un Natale in cui avere la massima cautela, e difendo la ratio del Dpcm che ha l’obiettivo di scongiurare una terza ondata a pochi giorni dall’arrivo del vaccino, ma evitiamo danni gratuiti alla nostra già precaria economia", conclude.