All'ultimo vertice di centrodestra, quello a Montecitorio sulla manovra, con Silvio Berlusconi collegato via zoom da Arcore, Matteo Salvini era stato zitto. Mentre Giorgia Meloni aveva chiesto al Cav di precisare il senso delle sue dichiarazioni sulla necessità di un'opposizione responsabile al governo Conte. 'Silvio, mi spieghi cosa intendi quando parli di collaborazione di tipo istituzionale?', sarebbe stata in sostanza la domanda posta dalla presidente di Fdi. E Berlusconi, raccontano, aveva spiegato che Fi è e resta all'opposizione, il suo perimetro è quello del centrodestra e quando dava la disponibilità al confronto con la maggioranza era solo nell'interesse del Paese, non certo del Conte bis. Un concetto appena ribadito e sviscerato al 'Maurizio Costanzo Show', che andrà in onda stasera, avrebbe assicurato durante il summit Berlusconi.
Da allora, più volte il Cav ha ribadito la sua 'strategia responsabile', ma alla Lega, che teme inciuci, non è andato proprio giù questo atteggiamento, tant'è che oggi si è arrivati a sfiorare un nuovo scontro tra alleati. Con Salvini che ha 'strappato' tre deputati a Forza Italia, dopo aver presentato la pregiudiziale di costituzionalità al dl con la cosiddetta norma antiscalata Mediaset e stigmatizzato il caso Tallini scoppiato in Calabria. Un'offensiva in tre mosse che fatto gridare alla ''ritorsione'' gli azzurri per poi arrivare al chiarimento in serata, attraverso i due leader. Il primo a intervenire, con una lunga nota, per stoppare polemiche e ''strumentalizzazioni'', anche su ''presunti scambi di favore'' tra Fi e Conte sul caso Mediaset-Vivendi, è Berlusconi.
''Fi è un soggetto fondante del centrodestra e io ho sempre lavorato per l'unità della coalizione''', premette il leader azzurro per poi rivendicare il ruolo determinante del suo partito, unica voce moderata della coalizione: ''I nostri alleati sanno benissimo che senza Fi -e senza le altre forze politiche di centro- non avremmo un centro-destra, ma una destra isolata in Italia e in Europa". Poco dopo si fa sentire anche il numero uno di via Bellerio: ''Lavoro con tutto il centrodestra per una coalizione unita e concreta, capace di curare e proteggere gli italiani. Non ho tempo per polemiche politiche o inciuci". Non è dato sapere se Salvini e Berlusconi si siano sentiti per siglare la 'pace' o una tregua armata, come dicono i più pessimisti. Dai rispettivi staff assicurano che oggi non c'è stata nessuna telefonata. Fatto sta che entrambi hanno deciso di mettere la parola fine alle troppe voci che parlavano di un'alleanza a rischio e una coalizione sempre più divisa.
Forza Italia, Berlusconi: "No a governi con forze incompatibili"