"Il Ponte di Genova non deve assolutamente essere dato ai Benetton, a cui non vanno neanche restituite le autostrade"
"C’è il rischio che ci siano enormi problemi per il governo, ma la domanda sulla tenuta dell’esecutivo va fatta al Partito Democratico, ci dica quali sono le motivazioni per le quali ritiene che non ci siano le condizioni per procedere alla revoca delle concessioni autostradali ad Aspi. Per noi non ce ne sono e iniziamo a innervosirci". Così Danilo Toninelli, ex ministro dei trasporti e delle infrastrutture del Movimento 5 Stelle a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24 risponde alla domanda sulle ripercussioni sul governo delle tensioni intorno alla revoca delle concessioni ad Aspi.
Toninelli aggiunge: "Ci siamo fidati del Pd, la De Micheli ci aveva promesso che avremmo chiuso, invece scopriamo che il viceministro Cancelleri non sapeva nulla della trattativa o della non trattativa che si stava portando avanti e che non ci sono proposte serissime di risarcimento danni, abbassamento pedaggi e tante altre cose".
"Per la revoca delle concessioni autostradali, ci vuole il voto in Parlamento che non vuole quel falso e bugiardo di Salvini ma neanche il Pd, che ci ha deluso. Deluso perché i tavoli che contano sono quelli del Mit (De Micheli) e quello del Mef (Gualtieri), l’atto di revoca è per prima cosa un atto interministeriale tra questi due dicasteri. Loro sono i protagonisti, hanno purtroppo perso tempo ma adesso si chiude" dichiara Toninelli che conclude: "Il Ponte non deve assolutamente essere dato ai Benetton, a cui non vanno neanche restituite le autostrade".