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De Luca: "Lombardi a Positano il 4 giugno? Sì, possono venire"

Il governatore della Campania: "L'epidemia è dietro l'angolo non alle spalle". E sottolinea: "Non credo sia un delitto ragionare su come evitare di importare possibili nuovi focolai di contagio"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)
30 maggio 2020 | 23.01
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"L'epidemia è dietro l'angolo non alle spalle". Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca intervenendo al programma di Massimo Gramellini 'Aspettando le Parole' su RaiTre.

"Abbiamo regioni meridionali che grazie a Dio hanno retto bene. Non credo che sia un delitto ragionare su come evitare di importare possibili nuovi focolai di contagio", ha aggiunto.

Ma possono i lombardi venire a Positano il 4 giugno? "Credo proprio di sì". "Siamo arrivati a questo 3 giugno tanto per cambiare nel modo peggiore, in un clima di incertezza, di confusione - ha aggiunto - Io proporrei da oggi in poi di togliere il nome delle regioni: non parliamo più di Lombardia, di Piemonte, parliamo di territori nazionali. Io mi sarei aspettato dal governo nazionale l'assunzione di un criterio oggettivo e semplice. Nei territori del nostro Paese nei quali per un mese di fila si registrano più di 200 casi di contagio al giorno è ragionevole che sia una limitazione della mobilità. Che questo territorio si chiami Campania o si chiami Lombardia o si chiami Emilia non conta nulla".

Insomma "accoglieremo le persone che verranno anche dalle aree fortemente segnate dal contagio, cercheremo di aggiungere ai protocolli di sicurezza anche un controllo aggiuntivo per quanto riguarda la temperatura, test sierologici rapidi, controlleremo le stazioni, gli aeroporti, le società di noleggio, faremo un lavoro di buonsenso, senza isterie, con grande rispetto ma cercando di tutelare la serenità di vita delle nostre comunità: sarebbe delitto far sorgere altri focolai di contagio".

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