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Per Salvini è colpa dei 5 Stelle

Il vicepremier si riferisce al Mit: "Piano pronto da novembre ma bloccato da no di un ministero". Toninelli: "Vicini a soluzione, le chiacchiere le lasciamo ad altri". E dopo una giornata in cui anche il la festa della Repubblica è motivo di scontro, il vicepremier leghista dice: "Se qualcuno vuole litigare torniamo a chiedere a elettori"

Per Salvini è colpa dei 5 Stelle
02 giugno 2019 | 16.49
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Anche l'incidente di Venezia, dove un nave Msc ha perso il controllo e ha urtato un'imbarcazione turistica ormeggiata, diventa motivo di scontro all'interno del governo gialloverde. A cogliere l'occasione per attaccare i 5 Stelle è il vicepremier Matteo Salvini: "Mi risulta che una soluzione fosse stata trovata e condivisa, mi risulta che qualcuno aveva messo intorno a un tavolo tutti, predisponendo una soluzione che prevedeva alcune navi a Porto Marghera e un allargamento di un canale, ma che tutto sia stato bloccato perché è arrivato un no da un ministero romano". "Sono stufo dei no - ha ribadito ancora una volta durante un comizio a Tivoli Salvini - l'Italia va a fondo, abbiamo bisogno di sì e non è un ministero della Lega quello che ha detto no".
Il leader del Carroccio si riferisce al ministero dei Trasporti e in una nota della Lega lo si dice chiaramente: "Il piano alternativo per tutelare la laguna, il turismo e soprattutto le persone dai rischi di incidenti nel porto di Venezia causati dal passaggio delle grandi navi era già pronto dallo scorso novembre. Peccato che sia stata bloccato subito dal Mit e che in tutti questi mesi il ministro Toninelli non abbia più preso una decisione definitiva limitandosi all'ipotesi, assurda per molti, di far attraccare le navi a Chioggia, ossia in mare aperto". Così, in una nota, il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, e la deputata veneziana della Lega in Commissione Trasporti, Ketty Fogliani. "Ciò che invece a tutti è ormai fin troppo chiaro è che ancora una volta i 'No' causano danni gravissimi alla credibilità del nostro paese. Con la bella stagione ormai alle porte, il traffico crocieristico è in aumento. Ci auguriamo che il ministro competente risolva la questione una volta per tutte", aggiungono Molinari e Fogliani. Come ricordano infine i due deputati, la soluzione che era già stata individuata era "peraltro già condivisa da Autorità portuale, Regione Veneto, Comune di Venezia e armatori delle compagnie di crociera rispettosa dell'equilibrio ambientale e del patrimonio architettonico e culturale del territorio".

Immediata la replica dei pentastellati. "Sentiamo sempre dire dalla Lega che loro hanno una soluzione a tutto, ma finora non è mai arrivata alcuna proposta sul tavolo. Nessuna. Non serve fare annunci, serve fare la cose e risolvere i problemi. Se la Lega ha un piano per risolvere tutto domani lo presenti, non siamo gelosi, e se è buono lo portiamo avanti'', dicono fonti del M5S. Poi interveine anche Toninelli stesso: "È questa la soluzione a cui fanno riferimento i ministri Salvini e Centinaio? Far sfiorare una nave da crociera e una petroliera, con i rischi del caso? O presentare come biglietto da visita di Venezia lo sbarco di milioni di turisti di fronte a un petrolchimico? Noi siamo qui da appena dodici mesi e, dopo anni di inerzia, siamo già vicini a una soluzione che finalmente tiene davvero assieme le esigenze del turismo, dell'ambiente e del paesaggio. Le chiacchiere le lasciamo agli altri", sottolinea su Facebook.

Intanto dopo una giornata in cui anche il 2 giugno è al centro di una accesa polemica, Salvini in un comizio a Nettuno precisa: "Se mi danno una mano a fare le cose vado avanti come un treno, se qualcuno ha voglia di litigare torniamo da voi e mi dite cosa fare, perché non abbiamo tempo da perdere". Lo ha detto Matteo Salvini .

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