Il candidato M5S alle regionali in Sardegna: "Mi stava bene anche un secondo posto"
di Antonio Atte
"Sono già tornato al mio lavoro, in biblioteca... ora sono un semplice attivista. Il risultato delle regionali? Sapevamo che era una partita già persa in partenza". Lo dice all'Adnkronos Francesco Desogus, il candidato del M5S alle regionali in Sardegna, analizzando la performance negativa del Movimento 5 Stelle. L'esponente grillino sposa la riflessione di Luigi Di Maio, il quale ha parlato di M5S "vivo e vegeto" salutando con favore l'ingresso del Movimento in Consiglio regionale. "Siamo entrati in Regione e prima non c'eravamo. Questo è importante. Sapevamo che sarebbe stato molto difficile, abbiamo lavorato per ottenere il miglior risultato possibile", sottolinea.
"Sapevo sin dall'inizio che sarebbe stata difficile... - ribadisce - mi stava bene anche un secondo posto. Però l'importante era fare un buon risultato ed entrare in Consiglio regionale". "L'unico rammarico che ho è che io non sono un animale politico... non siamo politici di professione. Io sono una persona venuta dal nulla, mentre chi ha avuto la sua esperienza amministrativa, fa radio, teatro, ha qualità che trovano più appeal. Non posso certo paragonarmi a Salvini" dal punto di vista mediatico.
Alla domanda se abbia sentito il capo politico Luigi Di Maio nelle ultime ore, Desogus risponde: "Lui non l'ho sentito ma alcune persone del suo staff mi hanno chiamato ieri notte". Si aspettava dal M5S maggiore sostegno nelle fasi decisive della campagna elettorale? "Le richieste di presenza a Roma le abbiamo fatte, non è che non sia venuto nessuno. Giulia Grillo, Toninelli, Bonisoli, Lezzi, anche Conte... Se questo viene rapportato a Salvini c'è una differenza. Nonostante sia ministro dell'Interno, nell'ultima settimana Salvini ha passato più giorni in Sardegna che al ministero. Di Maio è ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, vicepremier e capo politico: ha già tanti impegni", commenta Desogus.