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Con 'spia' russa Korshunov incriminato anche un italiano

Si tratta del 59enne Maurizio Paolo Bianchi: l'accusa è di cospirazione per il furto di segreti commerciali a una società americana nel settore dell'aviazione. Mosca: "Usa revochino richiesta di estradizione"

(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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06 settembre 2019 | 09.53
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Insieme ad Alexander Korshunov è stato incriminato negli Stati Uniti anche un cittadino italiano, il 59enne Maurizio Paolo Bianchi. E' quanto si legge in un comunicato del dipartimento di Giustizia americano diffuso nella notte, nel quale si precisa che i due sono stati incriminati con l'accusa di cospirazione per il furto di segreti commerciali ad una società americana nel settore dell'aviazione.
Le accuse contro i due sono stati formalizzate il 21 agosto scorso e Alexander Yuryevich Korshunov, 57 anni, è stato arrestato il 30 agosto scorso all'Aeroporto internazionale di Napoli, si legge nella nota. Nei documenti allegati alla denuncia si afferma che Korshunov è un dipendente di una società di stato russa e che in precedenza era un funzionario statale che ha prestato servizio anche al ministero degli Esteri. Quanto a Bianchi è l'ex direttore della controllata italiana di GE Aviation, leader nella produzione di motori aeronautici, con quartier generale nel distretto meridionale dell'Ohio: mentre lavorava per questa azienda, Bianchi era responsabile del business in Cina, Russia e Asia. Dopo aver lasciato la società, è andato a lavorare per Aernova, a Forlì. I due, incriminati negli Stati Uniti per cospirazione e tentato furto di segreti commerciali, rischiano fino a dieci anni di carcere: è quanto si legge in una nota del dipartimento di Giustizia americano.

Korshunov ha lavorato all'United Engine Corp (Uec), che comprende la controllata Aviadvigatel, inserita nel settembre del 2018 dal dipartimento del Commercio americano nella 'lista delle entità' che agiscono contro gli interessi di sicurezza nazionale e politica estera degli Stati Uniti. Tra Aernova e Aviadvigatel esisteva un contratto. Secondo le accuse del dipartimento di Giustizia americano, si ritiene che tra il 2013 ed il 2018 Bianchi, per conto di Korshunov, ha 'assoldato' ex dipendenti o attuali della controllata italiana di GE Aviation per fare lavori di consulenza sui riduttori dei motori degli aerei: in occasione di questi lavori, sarebbero stati usati segreti commerciali di proprietà della GE Aviaton per redarre rapporti tecnici. In particolare gli sforzi sarebbero stati concentrati sui riduttori prodotti da Avio Aero. Korshunov avrebbe pagato i dipendenti ed ex di Avio Aero negli incontri da lui organizzati nel giugno del 2013 al Paris Air Show a Le-Bourget, in Francia, e poi nel 2014 a Milano, per discutere le relazioni tecniche.

Nel frattempo la Russia chiede agli Stati Uniti di revocare la richiesta di estradizione nei confronti di Alexander Korshunov. E' quanto si legge in una nota dell'ambasciata russa a Washington, diffusa dopo che "diplomatici russi hanno visitato il dipartimento di Stato a proposito della detenzione" di Korshunov. I diplomatici, si legge, "hanno espresso la nostra decisa protesta contro le azioni illegittime e hanno chiesto spiegazioni sulle ragioni della sua detenzione e l'immediato ritiro della richiesta di estradizione per il nostro concittadino".

Alexander Korshunov è attualmente detenuto all'interno del padiglione Milano del carcere napoletano di Poggioreale. Il 57enne, secondo quanto apprende l'Adnkronos, è in una cella con altri detenuti suoi connazionali ed è trattato come un detenuto qualunque. In carcere ha preso visione della richiesta di estradizione presentata dagli Stati Uniti, alla quale al momento non risulta abbia presentato opposizione, e ha già avuto modo di incontrare un avvocato non italiano. Qualora l'estradizione negli Usa dovesse concretizzarsi, secondo quanto si apprende, dovrebbe avvenire in tempi molto brevi.

Appena è stato portato al carcere di Poggioreale, Korshunov è stato posto sotto la massima sorveglianza, senza la possibilità di avere contatti con altri detenuti e seguito da poche unità di guardie carcerarie. Dopo circa un giorno è stato trasferito in una sezione del carcere per la detenzione ordinaria. Non è chiaro da quale Paese provenisse quando è atterrato all'aeroporto di Capodichino: mentre le prime notizie giunte ieri parlavano di un arrivo direttamente da Mosca, non è invece escluso che Korshunov avesse già visitato diversi Paesi europei prima di arrivare in Italia.

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