Il gran maestro del Grande Oriente Democratico, nonché presidente del movimento Roosevelt nel quale figura anche Cecilia Marogna, in un'intervista all’Adnkronos fa un ritratto di quella che è già stata ribattezzata la ‘dama’ del cardinale Angelo Becciu
"Cecilia Marogna mi è sempre sembrata persona molto rigorosa, è una a cui piace il mondo dell’intelligence e delle relazioni Internazionali per attivare relazioni commerciali proficue ma alla luce del sole, non per fare loschi affari". Gioele Magaldi, gran maestro del Grande Oriente Democratico nonché presidente del movimento Roosevelt, movimento politico meta-partitico nel quale figura anche la Marogna, in una intervista all’Adnkronos, fa un ritratto di quella che è già stata ribattezzata la ‘dama’ del cardinale Angelo Becciu, "licenziato" dal Papa in relazione agli scandali finanziari che hanno scosso il Vaticano. "Cecilia - dice Magaldi - non mi pare proprio tipo da andarsi ad imboscare in spese improprie. E di solito non mi sbaglio sulle persone, poi saranno le indagini a fare luce, ma il mio giudizio è quello di una persona rigorosa e corretta".
Magaldi racconta come è nata l’amicizia con la sarda Cecilia Marogna: "E’ stata nel movimento Roosevelt sin dal primo momento, ha organizzato anche la presentazione del mio libro ‘Massoni‘ con Pino Cabras, parlamentare dei Cinque stelle, a Cagliari. Un’amica con ruolo di dirigenza nel movimento Roosevelt. Non conosco bene le contestazioni che le vengono fatte ma ho stima di lei e non la vedo imbarcarsi in spese improprie". Magaldi, che dice che la Marogna non è una ‘massona", parla anche di come la donna, entrata in contatto con Becciu, abbia conosciuto Flavio Carboni: "Fui io a metterla in contatto con Mario Ferramonti , primo segretario della Lega e amico di Carboni ma tutte cose abbastanza alla luce del sole. Cecilia aveva curiosità di quel mondo".
Fu proprio Marogna a raccontare all’amico Magaldi dei contatti in Vaticano: "Cecilia mi ha parlato di alcune sue relazioni in Vaticano, senza parlarmi di Becciu". Quindi, riflettendo sulle notizie delle ultime ore, osserva: "Cecilia è una persona di cui ho stima è che si è sempre occupata di pubbliche relazioni". Perciò Magaldi, come dice, non si stupì dei contatti con la Santa Sede. "Il problema - annota - non sono le conoscenze ma se queste conoscenze vengono impiegate a fini propri o impropri".
E Magaldi, fini impropri non riesce ad attribuirli all’amica sarda. "Cecilia ha ottime capacità di relazioni, anche proficue se si tratta di mettere in contatto persone per fare attività economiche oppure verso l’estero ma nulla di opaco. Cecilia è rigorosa, onesta e leale nei rapporti umani, quindi faccio fatica a pensare ad attività truffaldine. Io dubito sia colpevole di alcunché".
Quanto al cardinale Becciu, Magaldi dice di non conoscerlo personalmente: "Conosco però il mondo Vaticano e tra i cardinali quello che stimo di più è Matteo Zuppi, che tra l’altro mi ha sposato. Sarebbe un ottimo Papa".