Il commento del virologo allo studio britannico secondo cui sarebbe possibile una sovrastima dei casi
I numeri della pandemia di Covid-19 potrebbero essere sovrastimati, perché i test rilevano anche virus morto. "E' possibile e se ne discute, perché l'indagine molecolare in effetti vede le sequenze genetiche e non il virus vivo. Ma adesso è giusto considerare i risultati positivi e comportarsi di conseguenza, in termini precauzionali". Lo spiega all'Adnkronos Salute il virologo dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco, commentando lo studio britannico firmato dal team di Carl Heneghan, dell'Università di Oxford.
Dunque i test potrebbero dare falsi positivi, in cui le tracce di vecchie infezioni non si traducono in presenza di virus vivo e capace di infettare altri. "Ma adesso è giusto fare i test e farli in modo razionale e massiccio, per ostacolare il cammino del virus nel nostro Paese e contrastarne la diffusione. Però si tratta di un tema che merita un approfondimento: la stessa Organizzazione mondiale della sanità ha detto che dopo 10 giorni dall'insorgenza più 3 senza sintomi non si è più positivi", conclude Pregliasco.