Roma è l'unica città in cui si evidenzia un incremento della mortalità (+10%)
Dopo i picchi dei mesi più caldi della pandemia, calano progressivamente a giugno e più ancora a luglio i decessi nelle città del Nord Italia. E' quanto emerge dal report sull'Andamento della mortalità giornaliera (Sismg) nelle città italiane in relazione all'epidemia di Covid-19, relativo al periodo 6 maggio-31 luglio, pubblicato dal ministero della Salute e dal Centro nazionale prevenzione e controllo malattia. La 'fotografia' - relativa a 19 città su 34 - evidenzia "un trend in diminuzione della mortalità complessiva, che passa da un eccesso significativo pari a +11% a maggio a un valore in linea con le attese nelle prime due settimane di luglio". In particolare, per le città del Nord nella prima metà di luglio si registra un -4%, contro un +5% del Centro-Sud (che a maggio totalizzava un +2%).
Nelle città del Nord, da metà giugno in poi "si evidenzia una sottomortalità nella classe (65-74 anni) attribuibile a un 'effetto harvesting' associato all'epidemia Covid-19, che ha determinato un impatto sulla mortalità soprattutto dei sottogruppi di popolazione anziana e con patologie croniche. Nelle città del Sud a partire da metà giugno si osserva una lieve flessione, seguita da un incremento della mortalità in tutte le classi di età, che nella prima settimana di luglio risulta maggiore nella classe di 85+ anni". I dati delle singole città mostrano "una riduzione della mortalità in diverse città tra cui Aosta, Torino (decremento significativo), oltre che a Milano e Genova. Roma è l'unica città in cui si evidenzia un incremento della mortalità (+10%) riconducibile all'incremento delle temperature osservato".
E ancora, "nella maggior parte delle città nel periodo in studio la mortalità è in linea con l'atteso. Nella prima settimana di luglio - ribadisce ancora il report - si continua a osservare un lieve incremento di mortalità a Roma, già segnalato a partire dall'ultima settimana di giugno" e collegato con le ondate di calore.