54 casi in Lombardia, di cui uno al San Raffaele, 17 in Veneto e uno in Piemonte. Divieto di ingresso e allontanamento da comuni colpiti: ecco tutte le misure (LEGGI). In Lombardia e Veneto stop a eventi sportivi. Un pensionato di Monselice e una donna di Casalpusterlengo le vittime. Mattarella: "Serve responsabilità e unità". Roma, marito coppia cinese negativo a test
Sono 79 le persone colpite dal coronavirus in Italia: tra queste, 76 positivi, 2 deceduti e un dimesso. Delle 76 colpite 54 sono in Lombardia - di cui uno all'ospedale San Raffaele di Milano - 17 in Veneto, 2 in Emilia-Romagna, 2 nel Lazio e 1 in Piemonte: sono le cifre fornite dal commissario straordinario all'emergenza Covid-19, Angelo Borrelli, in conferenza stampa al termine del Cdm che si è tenuto nella sede del Dipartimento della Protezione Civile. "Le 76 persone colpite sono in 5 Regioni - ha aggiunto - nella Regione Lombardia abbiamo il maggior numero di persone colpite che sono 54, in Veneto 17, due in Emilia Romagna, due nel Lazio (la coppia di turisti cinesi ricoverate allo Spallanzani) e una in Piemonte".
Nel Consiglio dei ministri, ha detto poi il premier Giuseppe Conte, "abbiamo adottato un
decreto legge
in materia di contenimento e gestione di questa emergenza epidemiologica per tutelare il bene della salute degli italiani, quello che nella gerarchia dei valori costituzionali è al primo posto".
In Veneto, secondo quanto affermato all'Adnkronos dal governatore Luca Zaia, si tratta di 13 casi rilevati a Vo' - tra cui anche il paziente deceduto - dei tre sanitari di Dolo e di una persona residente a Mira.
L'ultimo caso positivo in Lombardia è invece "un cittadino residente a Mediglia" e si tratta del "secondo caso in provincia di Milano" ha detto nel pomeriggio l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. L'uomo - ricoverato all'ospedale Sacco - sarà portato, secondo quanto si apprende, all'ospedale San Matteo di Pavia.
Per quanto riguarda il secondo caso di decesso che potrebbe essere legato al Covid-19, dopo la morte di un pensionato nel Padovano, a quanto apprende l'Adnkronos da fonti qualificate, è una donna di Casalpusterlengo: aveva 76 anni e viveva da sola. Da quanto trapela, non avrebbe saputo di essere ammalata ed è deceduta in casa. Il tampone sarebbe stato fatto dopo la sua morte. "L'anziana è risultata positiva ma le cause non sono ancora note" dice l'assessore al Welfare lombardo Gallera, aggiungendo che "aveva una serie di patologie".
"Post mortem il tampone è risultato positivo. Non è ancora stata effettuata l'autopsia o gli altri esami e non sappiamo se sia morta a causa del coronavirus o per altre situazioni. In ogni caso la annoveriamo come caso di decesso per coronavirus".
LOMBARDIA - In Lombardia "
non c'è nessuna pandemia
". E "non ci sono motivazioni per adottare misure di alcun tipo nel resto della Regione. Oggi non c'è motivazione scientifica per adottare misure analoghe" a quelle applicate nel lodigiano "in altri territori" della Regione, ha sottolineato l’assessore Gallera. Sono 250 i tamponi processati in Lombardia per verificare nuovi casi di coronavirus e, "data la contagiosità del virus, il numero dei positivi potrebbe aumentare". I tamponi eseguiti in Lombardia per verificare nuovi casi di contagio sono stati positivi nel 13% dei casi, ha detto ancora Gallera. "C'è una contagiosità evidente" e il virus "è abbastanza virulento, ma nella metà delle persone ha un decorso ordinario".
NUMERO VERDE - Areu ha intanto attivato un numero verde riservato agli abitanti dei 10 comuni ricompresi nell'ordinanza firmata venerdì dal presidente Fontana e dal ministro Speranza: il numero è 800.894.545.
PIEMONTE - E c'è un caso anche a Torino. Si tratta di un uomo di una quarantina di anni che per ragioni di lavoro va e viene dalla Lombardia: le sue condizioni sono buone e al momento non destano particolare preoccupazione.
La decisione di sottoporsi a controllo è arrivata dopo aver scoperto che persone con cui era stato in contatto erano state interessate da controlli. Il test è stato eseguito all'Amedeo di Savoia. "Oggi emergenze non ce ne sono, oggi c'è una situazione per cui 15 casi in Piemonte sono in corso di accertamento, riguardano diverse province, quindi non sono localizzate in un'unica città" ha detto il presidente del Piemonte, Alberto Cirio."C'è un caso accertato di coronavirus che è ricoverato attualmente all'Amedeo di Savoia: è un cittadino italiano 40enne di Torino che ha contratto il virus per rapporti con il ceppo lombardo che già conosciamo" ha aggiunto Cirio. "Quello che abbiamo fatto e stiamo facendo con il Servizio di igiene pubblica è isolare i rapporti personali, familiari e lavorativi che questo soggetto ha avuto in modo da restringere il cerchio in modo che la situazione sia controllata".
Sono tutti negativi gli esiti dei 15 test di cui si era in attesa in Piemonte: la notizia è stata diffusa dall'Unità di crisi sul Covid-19 attiva presso la centrale operativa della Protezione civile regionale piemontese. Al momento, quindi, è stato riscontrato un solo caso di positività al virus, l'uomo di 40 anni ricoverato all'ospedale Amedeo di Savoia.
CONTROLLI A VASTO - Una ragazza di 17 anni, che ha riferito di essere di ritorno da Padova, dove ha trascorso un soggiorno dal 3 al 16 febbraio, si è presentata spontaneamente, accompagnata da un familiare con mezzi propri e non in ambulanza, nel pomeriggio al pronto soccorso dell'ospedale di Lanciano, accusando tosse e febbre. Lo comunica la Regione Abruzzo. A scopo precauzionale, i sanitari ne hanno disposto il trasferimento all'ospedale di Vasto, dove sarà trattenuta in isolamento nel reparto di malattie infettive in attesa dei risultati del tampone per il Covid-19 (i campioni sono stati inviati al laboratorio di riferimento di Pescara). Le sue condizioni generali non destano preoccupazione e non presenta particolari problemi respiratori.
AREA COMUNI 'CHIUSI' - Si allarga intanto l'area di Comuni lombardi 'chiusi'. Non solo Codogno, Castiglione d'Adda e Casalpusterlengo: anche nel pavese, le cittadine da cui provengono ed esercitano i due medici contagiati, Pieve Porto Morone e Chignolo Po, hanno suggerito ai cittadini di "limitare di intrattenersi in luoghi di ritrovo ed assembramento pubblico". Chi dovesse riscontrate sintomi influenzali non si deve recare assolutamente al pronto soccorso ma deve contattare il 112.
PROCURA MILANO - Intanto, "su disposizione dei capi dell'ufficio, si comunica che lunedì 24 febbraio, tutti gli uffici, comprese le segreterie dei pm, saranno chiusi al pubblico fino alle ore 9:30. Entro tale orario la dirigenza valuterà e comunicherà nuove o ulteriori disposizioni in merito" si legge in una mail interna con cui la procura di Milano parla dei provvedimenti da prendere rispetto al coronavirus.
CORTE APPELLO MILANO - Inoltre, il presidente della Corte d'Appello di Milano, Marina Tavassi, ha disposto che in via precauzionale che magistrati, personale amministrativo e tutte le persone che svolgono stage formativi negli uffici giudiziari, e che provengono dai Comuni del "cluster di infezione", si astengano dal lavoro in tutti gli uffici del distretto "sino a nuove indicazione". E' quanto riporta un provvedimento organizzativo della Corte d'Appello di Milano datato 22 febbraio, sulla base dell'ordinanza del ministero della Salute e della Regione Lombardia.
Venerdì la prima vittima in Italia: si tratta di Adriano Trevisan, un pensionato padovano di 78 anni, originario di Monselice e che viveva a Vo' Euganeo. A quanto apprende l'Adnkronos, è morto venerdì sera poco dopo le 22:45. L'uomo era in terapia intensiva in condizioni critiche ed è deceduto all'ospedale Schiavonia di Monselice.
IL CASO INDICE - E' stato intanto trasferito al Policlinico San Matteo di Pavia il 38enne, colpito da una forma grave di Covid-19, il cosiddetto 'caso indice' da cui è partito l'effetto domino di casi sospetti e confermati nel Lodigiano. Il giovane era ricoverato in Terapia intensiva a Codogno e nelle ultime ore le sue condizioni sono state confermate "stabili". Atteso all'ospedale Sacco di Milano, è stato invece portato a Pavia.
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