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Sardine, Dacia Maraini le elogia ma indigna Comunità ebraica

La scrittrice criticata da Riccardo Di Segni per alcune frasi del suo articolo sul Corsera

Dacia Maraini  (Foto Fotogramma)  - FOTOGRAMMA
Dacia Maraini (Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
24 dicembre 2019 | 17.43
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La scrittrice Dacia Maraini in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera per sostenere l’idealismo delle Sardine cita Gesù e il cristianesimo, ma nel descrivere il Vecchio Testamento e la religione ebraica dei Padri suscita lo sdegno della Comunità ebraica: "Un giovane uomo -scrive Maraini- che ha riformato la severa e vendicativa religione dei padri, introducendo per la prima volta nella cultura monoteista il concetto del perdono, del rispetto per le donne, il rifiuto della schiavitù e della guerra. (…) i principi del vecchio Testamento, il suo concetto di giustizia come vendetta (occhio per occhio, dente per dente), la sua profonda misoginia, l’intolleranza e la passione per la guerra".

"Capisco che in questi giorni festivi si esaltino i buoni sentimenti e la non violenza -sostiene Riccardo di Segni, rabbino Capo di Roma, nella sua pagina di Facebook, come riporta Shalom.it, il magazine della comunità ebraica di Roma- Capisco che si cerchi di sottolineare che il nuovo movimento politico che riempie le piazze porti una ventata di freschezza. Quello che mi riesce più difficile da capire è che si debba per forza trovare nelle complesse anime di questo movimento un afflato religioso natalizio. E ancora di meno capisco che si debba trovare in tutto questo una opposizione religiosa. Da una parte il vecchio testamento violento e misogino, dall'altra la rivoluzione cristiana pacifica e le sardine".

"Perché se è innegabile la presenza di violenza e di un atteggiamento maschilista nelle antiche pagine della Bibbia, è anche vero che le stesse pagine parlano di pace, perdòno e amore, esaltando ruoli femminili. E che tutto questo si trascina e cresce nella tradizione successiva. E che la rivoluzione cristiana è tutt'altra cosa. Oggi un cristiano informato sa evitare le banalità e le menzogne di questa antica opposizione (che ha un nome preciso: marcionismo), che è rimasta però in mente e in bocca ai laici più o meno credenti ma quasi sempre ignoranti".

"Bisogna diffidare di chi predica una bontà stucchevole condita di false informazioni. È normale che un nuovo movimento politico cerchi di ispirarsi agli insegnamenti antichi, ma dovrebbe essere cauto nelle semplificazioni. Dopo il Gesù socialista, rivoluzionario più o meno armato, femminista ecc., oggi abbiamo anche, grazie a Dacia Maraini, il Gesù sardina. A me pare quasi una bestemmia, ma fate voi".

"Ecco come si alimenta il pregiudizio antiebraico. Se questa è la strada, qualcuno arriverà a parlare anche di rinchiudere di nuovo gli ebrei nei Ghetti", scrive su twitter la presidente della comunità Ebraica romana, Ruth Dureghello.

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