Il cardinale non entra nel merito del nuovo scandalo finanziario per il quale si profila un cambio di guarda al vertice della Gendarmeria guidata da Domenico Giani: "Provoca danno e dovrebbe suscitare rimorso in chi lo fa"
"Purtroppo all’interno del Vaticano sta venendo meno il senso di lealtà e di fedeltà alle istituzioni. Se ci dilaniamo e attacchiamo tra odio e lotte di potere perde senso l’essere Chiesa". Il cardinale Angelo Becciu, già sostituto della segreteria di Stato, oggi prefetto delle Cause di Santi, pur non entrando nel merito della vicenda legata alla diffusione esterna di documentazione ad uso interno relativa al nuovo scandalo finanziario in Vaticano per il quale si profila un cambio di guarda al vertice della Gendarmeria guidata da Domenico Giani, intervenendo alla trasmissione Mediaset ‘Stanze vaticane’ da’ voce alla sua preoccupazione per lo stato delle cose. "Non è la prima volta che accade e questo ci rattrista - ha osservato- Non si sa chi abbia diffuso all’esterno questa documentazione ma è evidente che all’interno del Vaticano è venuto meno il senso di lealtà e fedeltà alle istituzioni. Il che provoca danno e dovrebbe suscitare rimorso in chi lo fa".
Becciu ha osservato ancora: "Dobbiamo raccogliere l’invito del Papa ad essere comunità unita. Va aiutato ad avere senso di lealtà chi si serve del Papa. Non ci si può servire di documenti per altri scopi alieni". Sulla questione, ieri il Papa ha fatto trapelare tutta la sua preoccupazione, dicendo tramite il portavoce Vaticano Matteo Bruni che la diffusione all’esterno di documenti riservati all’uso interno è "grave quanto un peccato mortale". Per questa ragione ha disposto una inchiesta interna.