Il capo della Polizia intervenendo al Festival delle Città: "Rimpatri si fanno con accordi forti e strutturati con paesi origine". E su sicurezza: "In decreti Salvini ci sono cose utili"
"Oggi noi abbiamo un problema in questo Paese: che non c'è una modalità di accesso lecito e tutto questo produce quelle forme di illegalità che sono inevitabili". Lo ha detto il capo della Polizia Franco Gabrielli intervenendo al Festival delle Città dove ha parlato di immigrazione.
"Fino a che il nostro Paese continuerà a gestire questo fenomeno nell'ambivalenza di un approccio 'vogliamoci bene, tengo famiglia' e non in un approccio che abbia una prospettiva strutturale, io credo che noi continueremo ad alimentare anche e non solo una percezione di insicurezza nei territori - ha aggiunto - Perché quando tu non intraprendi percorsi di integrazione è ovvio che poi lasci il problema appeso".
Sulla sicurezza: "In decreti Salvini ci sono cose utili"
"Io a volte preferisco i truci agli ipocriti, a volte i linguaggi duri sono molto meno capziosi dell'ipocrisia di chi immagina che il problema si risolva da solo'', ha sottolineato Gabrielli aggiungendo sui rimpatri: "Anche qui usciamo fuori dagli equivoci: c'è un numero significativo di persone che devono essere rimpatriate, al di là di ogni approccio buonista. Ma i rimpatri si fanno se ci sono forti e strutturati accordi con i paesi di origine".
"Il terzo pilastro è quello dell'integrazione, perché al netto dei flussi, al netto dei rimpatri una parte significativa di queste persone permarranno sul nostro territorio e tanto più non avremo costruito percorsi di integrazione tanto più questi costituiranno illegalità, il degrado, la criminalità e il terrorismo", ha detto ancora.
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