Nella Giornata della memoria gli studenti hanno presentato un video in cui si accostava alle leggi razziali il decreto sicurezza. Il figlio: "In 40 anni solo elogi, profondamente amareggiata". Fonti Miur: "Bussetti approfondirà il caso"
Una docente "serissima", "assai stimata" e che "ha sempre dato il massimo". E' l'identikit che un collega di Rosa Maria Dell'Aria fa della prof di italiano dell'Istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III di Palermo sospesa per 15 giorni, con stipendio dimezzato, per non aver vigilato sul lavoro dei suoi alunni di 14 anni che nella Giornata della memoria hanno presentato un video, in cui si accostava alle leggi razziali il decreto sicurezza del ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
Il provvedimento disciplinare, adottato al termine di un'ispezione dall'Ufficio scolastico provinciale, è scattato lo scorso sabato e tra le aule dell'istituto oggi c'è sorpresa. "E' capitato a lei, ma poteva succedere a chiunque" dice un insegnante dell'istituto all'Adnkronos. "Gli errori si possono fare" aggiunge, spiegando che la scuola è "una città aperta" e che è "impossibile tenere tutto sotto controllo. Qui ci sono 1.600 alunni".
Il video sotto accusa lui non lo ha visto, ma "la collega è una persona che lavora in questa scuola da tantissimi anni e che ha sempre dato tutto per la scuola". Chi l'ha vista nelle scorse settimane la descrive come "amareggiata" e "preoccupata". A suo sostegno nei mesi scorsi è scattata anche una raccolta firme. "Io ho firmato come tanti altri per testimoniare la serietà della collega". Il provvedimento disciplinare, però, è arrivato lo stesso. "Cosa ne penso? Credo sia sinceramente esagerato", conclude il prof.
"Mia madre è profondamente amareggiata perché nei suoi 40 anni di servizio è sempre stata integerrima, ha ricevuto solo elogi da parte dei genitori dei suoi alunni e ha sempre messo al primo posto la crescita dei ragazzi", fa eco Alessandro Luna, figlio di Rosa Maria Dell'Aria. Luna, che difende la madre insieme al collega Fabrizio La Rosa, spiega all'Adnkronos come la madre si senta "ferita, perché ha sempre dato il massimo". "E' una situazione che preoccupa perché qui si chiede ai docenti di controllare persino il pensiero dei loro alunni", conclude il figlio.
MIUR - Sul caso della professoressa sospesa a Palermo, fonti Miur fanno sapere che "la decisione, come avviene sempre in questi casi, è stata presa a livello periferico, dall'Ufficio territoriale del Ministero, a seguito di un preciso procedimento che si è svolto secondo la normativa vigente". "Il Ministro - conclude il Miur - ha comunque dato incarico ai propri uffici dell'amministrazione centrale di approfondire la vicenda con l'Ufficio territoriale".