"Non è successo nulla nel locale", spiega all'Adnkronos, il gestore Roberto Cominardi, parlando di quanto accaduto a Niccolò Bettarini, figlio Simona Ventura e dell'ex terzino Stefano, accoltellato a poche centinaia di metri dall'Old Fashion a Milano. "Conosce tutti nel locale, il giovane è rimasto tranquillamente dentro fino alla chiusura. Si è intrattenuto a parlare di calcio e del suo futuro con un collaboratore del locale, era tranquillo. Tutto è accaduto fuori, pochi minuti dopo le 5, quando l'Old Fashion era chiuso".
Le immagini delle telecamere che coprono la zona - il locale ne ha "ben 33" - mostrano "Niccolò che esce da solo dalla discoteca e si avvicina al luogo in cui c'è in corso una lite, protagonisti tre giovani, qualcuno dice con forte accento siciliano, che viene sedata dagli addetti alla sicurezza. Si vede bene dalle telecamere che lui guarda la scena, parliamo di spintoni e urla più che di una vera scazzottata, e si allontana", probabilmente per raggiungere gli amici usciti pochi minuti prima.
Niccolò "non è mai stato allontanato dal locale, come qualcuno ha scritto, lui è andato via per ultimo, tutti sono usciti tranquillamente. Durante la serata sono state allontanate delle persone, come accade talvolta, ma nessuno del gruppo di Niccolò".
Tutto è sembrato rientrare, ma poi è scattato un altro allarme: il gestore viene avvertito che un centinaio di metri più avanti, sempre in viale Alemagna, c'è un'altra lite e avvisa la polizia: "Stiamo parlando di circa 250 metri" dall'ingresso. Nessuna telecamera, da quanto si apprende, ha ripreso la dinamica dell'aggressione al 19enne figlio dell'ex coppia celebre. Un'aggressione vista e descritta, però, da alcuni amici: "Erano degli animali", dice uno dei testimoni.
"Abbiamo consegnato tutte le immagini della telecamera alla polizia, sono stato ascoltato, così come gli addetti alla sicurezza. La cosa più importante è che Niccolò sta bene, a me resta però la tristezza per quanto accaduto", aggiunge il gestore dell'Old Fashion da sempre attivo per garantire maggiore sicurezza. "Le telecamere garantiscono noi e i clienti, ma non solo: dopo l'attentato al Bataclan abbiamo installato degli scanner, un controllo aggiuntivo che ci consente di evitare che nel locale vengano introdotti oggetti pericolosi, come i coltelli". Chi ha accoltellato il 19enne più volte, forse nove, potrebbe aver lasciato l'arma (non trovata) in auto.
Non solo. "Quella sera c'è stata a lungo la polizia davanti al locale, a partire dalle 1.30. Abbiamo bloccato dei ladri di cellulari e abbiamo avvertito gli agenti che li hanno arrestati. Insomma tutto sembra uno smacco, ma per fortuna Niccolò sta bene", conclude il gestore.