"Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre la libertà di amare. Che siano uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. Non è una questione di classe sociale". A dirlo è Asia Argento, madrina del RomaPride 2016, alla sfilata per le vie della Capitale. "La libertà di amare... Questa è l'unica lotta che voglio insegnare ai miei figli, per questo oggi sono qua", osserva la Argento. E poi ci sono musica, colori e danze. "La musica e le danze sono espressione di gioia, una gioia gay", dice.
Al termine della parata capitolina che si è conclusa in piazza della Madonna di Loreto, Asia Argento ha detto: "Grazie Romaaaaaa. Mi sento viva: oggi è il giorno più bello della mia vita e non sto esagerando. Qui con me ci sono i miei due figli Anna Lou e Nicola che sono venuti a testimoniare questa gioia, questa libertà della diversità. Siamo tutti uguali, abbiamo tutti il diritto di amare. E' un diritto spirituale, non politico o religioso".
"Da oggi non sarà più lo stesso per me: tutta la mia vita mi sono sentita 'anormale', diversa - aggiunge l'attrice e regista -. Sono venuta qua e ci sono centinaia di persone diverse come me. Un regalo. So di non essere più sola e voglio vedere i nostri diritti rispettati". "Non chiediamo niente se non quello che ci è dovuto: amore assoluto per tutti. E allora scambiamoci un bacio. Un gesto di pace", dice Asia Argento invitando la piazza a un bacio collettivo tra vicini. E lei dà l'esempio baciando i figli Anna Lou e Nicola. "Evviva, grazie Roma", conclude.