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Elezioni 2022, Conte: "Pd si è accodato a Lega e Forza Italia per farci fuori"

Il leader M5S: "Con Grillo mi sento ogni giorno, retroscena su scontri inventati"

(Fotogramma)
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01 agosto 2022 | 20.20
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"Non è nel mio costume fare giochini. Il Pd ha assunto una linea molto chiara, si è accodato a FI e alla Lega. Loro ci volevano fuori, si è confermato che anche il Pd ci vuole fuori. Benissimo, chiederemo agli elettori di darci ancora più forza" e "riserveremo sorprese". Lo ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte, ai microfoni di 'Effetto estate' su Radio24, riguardo alle elezioni politiche del 25 settembre 2022.

Il nome di Giuseppe Conte nel contrassegno elettorale del M5S? "No, il simbolo è quello che conosciamo, assolutamente". Ora "non si sta ragionando su questo ma su altro" ha risposto Conte.

"Con Grillo - ha poi spiegato - ho un confronto pressoché quotidiano. Lui è in ferie ma i telefonini funzionano. Leggo sui giornali ricostruzioni ma tra noi non c'è nessuna lite, vengono pubblicate notizie false e me lo spiego con una ragione: si ha paura del M5S".

Parlando della regola dei due mandati, Conte ha ribadito che "è un principio fondativo del M5S e va salvaguardato. La rotazione è salutare" perché evita "storture. Ma le competenze maturate non andranno in fumo, le recupereremo in qualche modo".

Quanto alle regole per le candidature "le stiamo fissando adesso, regole e paletti". Ma centrali saranno "la passione dei cittadini, la competenza delle persone" e l'operato dei parlamentari "che si sono distinti", perché con un mandato alle spalle "si sviluppano competenze. Adesso pubblicheremo le regole".

"Sarò in Parlamento se i cittadini me lo accorderanno" ha detto il leader M5S. Dove si candiderà? "No, non so, non siamo ancora in quel momento della formazione delle liste, ci sarà un attimo per pensarci".

Ai microfoni di 'Effetto estate' Conte ha ribadito che "è evidente che il premier Draghi, dal suo discorso, dalla postura che ha avuto in Parlamento, avesse deciso di mettere fine a questa esperienza di governo".

Poi, sul dialogo a distanza tra Calenda e Letta: "Non mi appassiona, sono giorni che si parla di campo ampio, campo largo che poi si restringe. Noi in questo siamo chiari e sereni, ci presentiamo chiedendo agli elettori un mandato chiaro, come la forza che ha più mantenuto gli impegni presi, le riforme sono lì e parlano per noi. Ci batteremo per realizzare gli impegni presi coi cittadini, costi quel che costi". Il campo largo? "Il M5S non è qui a fare giochini".

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