
I ricercatori di Google DeepMind usano AlphaMissense per prevedere se le mutazioni nei geni umani possono essere dannose
DeepMind di Google utilizza l'intelligenza artificiale per prevedere mutazioni genetiche nocive per gli esseri umani. E' il primo caso di utilizzo dell'IA per aiutare ad accelerare la diagnosi di malattie provocate da varianti genetiche. Lo riporta il 'Financial Times' sulla base di un articolo pubblicato su 'Science'.
I ricercatori di Google DeepMind, si legge sul Ft, hanno usato l'intelligenza artificiale per prevedere se le mutazioni nei geni umani possono essere dannose. Lo strumento di Ia denominato AlphaMissense, ha valutato tutte le 71 milioni di mutazioni 'missenso', in cui cambia un singolo elemento del codice genetico umano. Di queste, il 32% è stato classificato come potenzialmente patogeno, il 57% benigno e il resto incerto.
"Ogni proteina è unica e ogni esperimento deve essere preparato separatamente, il che può richiedere mesi", spiega Ziga Avsec, ricercatore del progetto che ha avuto sede presso la sede londinese di DeepMind. “Utilizzando le previsioni dell’intelligenza artificiale, i ricercatori possono ottenere un’anteprima dei risultati per migliaia di proteine alla volta, il che può aiutare a dare priorità alle risorse e ad accelerare studi più complessi”. Un altro ricercatore, Jun Cheng, ha precisato che "le previsioni dovrebbero essere sempre utilizzate assieme ad altre evidenze scientifiche. Tuttavia, riteniamo che esse contribuiranno ad aumentare il tasso di diagnosi di malattie rare e anche ad aiutarci a trovare nuovi geni che causano malattie".