Quest'anno previsto l'ammodernamento della flotta ma senza aumentarne la capacità. E fa capolino il marchio Alitalia: "Ha valore e grandi potenzialità".
“Stiamo lavorando in queste settimane sul business plan, che prevederà - dopo un anno di consolidamento - una crescita nel 2026 e 2027 sul lungo raggio con la prospettiva anche di impiego e nuove assunzioni”. A tracciare la rotta della nuova Ita Airways a trazione Lufthansa è il ceo, Joerg Eberhart, nella prima conferenza stampa dei vertici dalle avvenute nozze tra le due compagnie. Appuntamento oggi nel quartier generale di Ita a Fiumicino. Il 2025, dunque, in quanto “anno di consolidamento”, non dovrebbe portare grandi novità dal punto di vista della flotta (“arriveranno nuovi aeromobili ma ne usciranno altri, quindi la capacità totale rimarrà la stessa, ci sarà un rinnovamento", dice Eberhart) né delle assunzioni.
Le nuove assunzioni dovrebbero arrivare dal 2026, mentre per quanto riguarda i lavoratori in cassa integrazione Alitalia, “è un bacino ricco di professionalità, verranno presi in considerazione”, aggiunge l'Ad ricordando che "abbiamo iniziato due settimane fa il rapporto con sindacati, sappiamo che c’è la questione aperta del contratto”, ma prima bisogna raggiungere la stabilità.
Costruttivo il dialogo con i sindacarti. Sul piatto, contratto e lavoratori in cassa integrazione
Del nodo occupazione, e del rapporto con i sindacati, parla anche il presidente Ita Airways, Sandro Pappalardo: “crediamo molto nei sindacati - dice - svolgono un ruolo importantissimo e li ringraziamo. Il loro aiuto sarà indispensabile e il lavoro che faremo insieme porterà alle giuste strategie per l’azienda”. Sindacati che "ci hanno rappresentato molto bene che il contratto è scaduto, e altre esigenze. Pian piano le prenderemo in considerazione, probabilmente non tutto si riuscirà a fare quest’anno, ci vuole un po’ di pazienza", aggiunge Pappalardo a margine dell’incontro. "I posti di lavoro naturalmente sono garantiti, le nuove assunzioni saranno inevitabilmente incardinate e collegate ad eventuali nuovi aeromobili. Quest’anno non è previsto alcun nuovo acquisto, si rimarrà sui 99 aeromobili che costituiscono la flotta e nel 2026 sicuramente ne riparleremo”. Per quanto riguarda le 10.000 nuove assunzioni “di cui avete letto, sono ovviamente di Lufthansa, adesso ragioneremo quanto e se incideranno su Ita”, chiarisce Pappalardo.
Su Ita la bandiera dell'italianità e fa capolino il marchio Alitalia
Si guarda dunque al futuro - prossimo - della compagnia. E se Eberhart ammette di non avere già una strategia completa "dopo due settimane in azienda”, l’obiettivo da perseguire lo sintetizza in tre parole chiave: stabilità, coraggio e italianità "che un potenziale illimitato di cui Ita può usufruire nel futuro”. Italianità sottolineata anche da Pappalardo, perché oggi "si apre una nuova pagina per l’aviazione civile italiana ed europea”, sì, ma “non perderemo la nostra identità: Ita continuerà ad essere la giusta immagine del paese, ambasciatrice del Made in Italy e di questa straordinaria nazione”.
E nel futuro di Ita potrebbe tornare il marchio Alitalia che per Eberhart ha grande "valore e potenziale. Vorremmo, prima di considerare come e quando avviare il marchio, avere una stabilità per l’azienda Ita, per poterlo rilanciare al meglio. Non abbiamo ancora tutti i dettagli ma c’è l’idea di usufruire del potenziale di questo marchio”. Magari a partire dalla livrea, che “fino a nuovo ordine" rimarrà così com'è, "è stata appena cambiata quindi ricambiare di nuovo secondo noi non ha senso. Si potrà forse ragionare a un certo punto sulla presenza del marchio Alitalia, ma non posso dire ora quando e come”.
Fiumicino strategico
Con Eberhart e Pappalardo c'è anche Carsten Spohr, Ceo Lufthansa, che parla dell'ingresso di Ita nel gruppo come di “un impegno nei confronti di un bellissimo paese, dell’economia italiana che sta crescendo, di Roma, Milano e di Lufthansa Group”, un passo “molto importante nella nostra storia” che può fare affidamento sulla “forza di Fiumicino, uno dei due aeroporti a cinque stelle in Europa, dalla forza economica incredibile e strategico nel cuore dell’Europa”. Una sfida che “affronteremo con ottimismo ed energia positiva, sicuri di raggiungere il successo in breve tempo. Crediamo molto nelle potenzialità di Ita e nell’Italia. Siamo pronti per scrivere una nuova pagina di successo nella storia dell’aviazione europea”.
Sulle potenzialità di Ita, Pappalardo ci mette i numeri. “Il bilancio non è ancora chiuso ma posso dare dei dati interessanti e che mostrano l’ottima salute di cui gode Ita. I ricavi passeggeri nel 2024 si attestano sui 2,7 miliardi, +26% rispetto al 2023. Non è poco. Sempre nel 2024 i passeggeri sono stati 18 milioni, +20% sul 2023 con un load factor medio complessivo dell’81%, +2,7%”.
Ita fuori da SkyTeam, dentro a Star Alliance
Durante la conferenza è stata anche annunciata l'uscita di Ita Airways dall’alleanza SkyTeam (la fase di uscita si concluderà il 30 aprile 2025, assicurando la continuità dei servizi) e l’ingresso in Star Alliance, la più grande alleanza globale nel mondo dell’aviazione, il cui iter inizierà nelle prossime settimane per essere portato a termine a inizio 2026.
(di Stefania Marignetti)