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Bonus dipendenti: come si calcola il taglio del cuneo fiscale e contributivo

Come si calcola il nuovo taglio del cuneo fiscale e contributivo? Dipende dalla fascia di reddito: il bonus dipendenti da quest’anno spetta a coloro che non superano la soglia dei 40.000 euro

19 marzo 2025 | 14.58
LETTURA: 2 minuti

Negli ultimi anni tagliare il cuneo fiscale e contributivo è stata la strategia adottata per garantire ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti dei bonus per aumentare il netto in busta paga.

Con l’ultima Legge di Bilancio, l’intervento sugli stipendi è diventato strutturale e ha assunto una nuova veste.

Fino al 2024 il taglio, infatti, ha interessato la parte contributiva, mentre dal 1° gennaio si agisce sulla componente fiscale.

Che cos’è il taglio del cuneo fiscale e contributivo: le istruzioni sul bonus dipendenti

Prima di entrare nel vivo delle regole, occorre chiarire che il cuneo fiscale e contributivo è dato dal complesso delle imposte e dei contributi dovuti sia dal datore di lavoro che dalla lavoratrice o dal lavoratore dipendente.

Ed è per questo che il suo valore, registrato dall’OCSE per il 2023 pari al 45,1 per cento, ha un peso determinante sul calcolo dello stipendio netto.

I tagli possono agire in diversi modi e negli ultimi anni la scelta è stata sempre quella di intervenire sulla parte dovuta da lavoratori e lavoratrici.

Anche le novità che si applicano, a regime, dal 2025 interessano solo i dipendenti, e in particolare coloro che non superano la soglia dei 40.000 euro.

Il calcolo del bonus che spetta in busta paga, infatti, cambia in base al reddito e consiste in un contributo o in una detrazione aggiuntiva, rispetto a quella già esistente, sul lavoro dipendente.

Bonus dipendenti: come funziona il taglio del cuneo fiscale e contributivo fino a 20.000 euro

Fino a 20.000 euro di reddito il datore di lavoro eroga con lo stipendio un bonus da calcolare in base a diverse percentuali: questa formula è stata introdotta per permettere di ottenere i benefici anche a tutti coloro che risultano incapienti.

In altre parole, nel caso in cui non ci sia lo spazio fiscale per applicare la detrazione, che agisce come sconto d’imposta, si ha diritto a un contributo.

bonus busta paga 2025

Taglio del cuneo fiscale e contributivo: come funziona per i redditi da 20.000 a 40.000 euro

Le lavoratrici e i lavoratori dipendenti che, invece, hanno un reddito complessivo superiore a 20.000 euro hanno diritto a una detrazione sul lavoro dipendente, aggiuntiva rispetto a quella già esistente, e pari a 1.000 euro nell’arco di un anno.

Il beneficio di importo fisso si applica fino al limite dei 32.000 euro. A partire da questa cifra, infatti, il valore dello sconto d’imposta diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi al raggiungimento dei 40.000 euro di reddito.

Questo meccanismo di graduale fuoriuscita dalla platea dei dipendenti che hanno diritto al bonus in busta paga è una delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 ed è stata prevista proprio per evitare la brusca perdita dei benefici.

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