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Sgarbi: "Convenzione Faro è una schifezza del politicamente corretto'"

Il critico all'Adnkronos: "Rischio censura altissimo, se in un affresco c'è Maometto cosa faccio, lo cancello?"

Sgarbi:
24 settembre 2020 | 17.33
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La Convenzione Faro "è una schifezza del convenzionalismo 'politicamente corretto'". E' la netta opinione di Vittorio Sgarbi, che commenta così con l'Adnkronos il via libero definitivo al ddl di ratifica della Convenzione Faro. "Stare lì a contare se Pasolini ha detto delle cose che sono politicamente corrette o scandalose è una cabina di monitoraggio, un'idea della censura della libertà di pensiero e della creatività, per cui è sbagliato il principio, seppur in nome di valori condivisi".

"Prova ne é -aggiunge Sgarbi- che il povero Nardella in ordine al tema del femminicidio fece cambiare il finale della Carmen (il sindaco di Firenze Dario Nardella, che fece modificare il finale dell'opera al Maggio Fiorentino, ndr). Questo è il rischio: la contaminazione per cui si censura che so, Don Rodrigo. Io sono assolutamente contro la convenzione".

Per l'esperto d'arte "basta la consapevolezza del patrimonio, bastano i valori condivisi dell'Unesco, che la legge italiana tutela e che ci garantisce". Una legge sovranazionale "che stabilisce quello che è bene per tutti, è chiaro che ha delle controindicazioni -è l'affondo di Sgarbi- Se io ho una commedia in cui c'è un cameriere nero, cosa faccio, la censuro? Se ho un affresco di Giovanni da Modena in cui c'è Maometto, lo cancello? Il rischio è alto", conclude.

di Ilaria Floris

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