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Crisi governo

Bonisoli: "Causa Lega, assunzioni Mibac a rischio"'

In un post il ministro dell'Istruzione chiarisce quali sono i provvedimenti in pericolo dopo la crisi

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)
16 agosto 2019 | 12.38
LETTURA: 3 minuti

"Nuove assunzioni, più formazione, aumenti delle retribuzioni e della possibilità di fare carriera all'interno dell'amministrazione. E cco i provvedimenti 'a rischio', al Ministero per i beni e attività culturali a causa della crisi voluta dalla Lega", lo scrive il titolare del Mibac Alberto Bonisoli su Facebook, a corredo di una dichiarazione dove entra nel merito dei possibili effetti della crisi sull'operato del suo ministero.

"C'è una cosa che mi da un po' fastidio di quello che sta succedendo in questi ultimi giorni e cioè che la Lega abbia ritirato il sostegno a questo governo adducendo il pretesto che tanto noi non avremmo più prodotto atti di amministrazione, che eravamo impantanati in un 'no' perenne e quant'altro, questo non è vero - scandisce Bonisoli nel video - non solo non è mai accaduto ma non sarebbe nemmeno accaduto perché noi anzi abbiamo pronta tutta una serie di atti, di provvedimenti, di iniziative".

"Ad esempio nel caso di questo ministero, con un investimento importante nel personale di questo ministero che si sarebbe dovuto realizzare nelle prossime settimane e che a questo punto è a rischio. Nel concreto - specifica Bonisoli - noi abbiamo pronto un concorso ad ottobre per circa tremila persone, un concorso per ventotto dirigenti sempre ad ottobre, mille assunzioni di funzionari a dicembre e duecentocinquanta persone che dovrebbero transitare dai centri per l'impiego a questo ministero".

"Queste iniziative in un nuovo governo sarebbero a rischio, ma non solo: nella Finanziaria noi avevamo già pronte alcune norme che riguardano specificatamente l'investimento nel personale di questo ministero - entra nel dettaglio il titolare del Mibac - trenta dirigenti di seconda fascia in più a partire dal 2020; l'incremento del Fondo delle risorse decentrate, l'ex Fua, utilizzando il cinque per cento dei ricavi di tutti i musei statali che a questo punto andrebbero a beneficio di tutti i dipendenti del ministero. Stiamo parlando di un investimento di più di dieci milioni di euro".

"La maggiorazione dell'indennità di amministrazione per questo ministero, che è la più bassa per tutta la Pubblica amministrazione. L'aumento dell'indennità di amministrazione per i dipendenti del ministero dei Beni e delle Attività Culturali che verrebbe equiparata a quella del ministero della Giustizia - aggiunge Bonisoli - Alcune risorse da investire per la formazione del personale ed infine la progressione verticale di carriera dalla seconda alla terza area con lo scorrimento totale delle graduatorie degli idonei del 2010, sono il resto dei funzionari cui non siamo riusciti a dare una risposta l'anno scorso".

"Tutte queste iniziative, volte alla soluzione dei problemi di questo ministero, con un nuovo governo o con quello che accadrà sono a rischio e questo è un danno per il Paese, per il ministero e per la cultura italiana", conclude Bonisoli.

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