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Violenza su donne, si chiude all'Università Statale di Milano la campagna di Radio 1

Al culmine del tour che ha toccato 12 città per 16 tappe da Sud a Nord

Violenza su donne, si chiude all'Università Statale di Milano la campagna di Radio 1
27 marzo 2025 | 12.56
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Un anno e mezzo di dibattiti, centinaia di ospiti nazionali e internazionali, oltre 100 scuole raggiunte in 10 regioni italiane e 12 città, per un totale di oltre 10.000 studenti coinvolti e 16 tappe. Questi i numeri della campagna nazionale 'Come un’onda, contro la violenza sulle donne' di Rai Radio1 e Giornale Radio Rai che si conclude lunedì 31 marzo con un grande evento nell’Aula Magna di Via Festa del Perdono dell'Università Statale di Milano. Piuttosto ampio il programma della mattinata: Elena Paba, inviata Rai, ideatrice e coordinatrice della campagna, modera gli interventi insieme al collega Massimo Cecchini. Seguono i saluti istituzionali di Marina Brambilla, Rettrice dell’Università Statale di Milano, prima rettrice donna in 100 anni di vita dell’università, e Francesco Pionati, direttore di Rai Radio1 e Grr che anticipano le testimonianze istituzionali, come il video dell’incontro del team Rai con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e il messaggio di Papa Francesco dedicato alla campagna e interpretato da Claudio Vigolo.

Il programma prosegue con l’intervista della Paba a Caroline Darain, figlia di Gisèle Pelicot, con la presentazione del suo libro 'E ho smesso di chiamarti papà'. Gli studenti e dottorandi dell’Osservatorio sulla Violenza contro le Donne dell’Università Statale di Milano, con la professoressa Irene Pellizzone e i centri antiviolenza, descrivono il ruolo dell’Università nella lotta alla violenza di genere. Ampio spazio anche allo scenario internazionale: dalla Birmania con Cecilia Brighi, Segretaria Generale di Italia-Birmania.insieme, e Khiang Thinzar Aye, alias Boke Boke, media coordinator della Confederazione dei sindacati della Birmania (Ctum), che ha subito tre anni di torture in carcere, ad Haiti con Mariana Cortesi, Coordinatrice Medica per Medici Senza Frontiere, passando per l’Iran con Parisà Nazari, attivista del Movimento Donna Vita Libertà, sino a concludersi in Afghanistan con Zarifa Ghafari, ex sindaca di Maidan Sahahr.

Previsto anche uno spazio di interventi dal giornalismo, con Luca Crecchi, Milan Bureau Chief di Adnkronos (media partner della campagna), e Maria Rosa Monaco della redazione Tgr Lombardia sullo sguardo giornalistico del fenomeno. Momento di riflessione alla storia di Alba Chiara Baroni, con la testimonianza dei genitori Loredana e Massimo: per l’occasione sarà annunciato anche l’imminente incontro tra i genitori di Alba Chiara e Vasco Rossi. Segue una performance degli studenti della Scuola professionale provinciale 'Luigi Einaudi' di Bolzano. Il programma prevede anche l’intervento della stand-up comedian e attrice Laura Formenti, finalista di Italia’s Got Talent.

E poi le testimonianze vive come quella sulla violenza nelle carceri affrontata da Giovanna, detenuta a Piazza Lanza (Catania), e un tutor del Progetto Carcere dell’Università Statale di Milano, con il professor Stefano Simonetta. A seguire la performance dell’Istituto “Cavalieri Marignoni” di Milano. In chiusura, l’atteso intervento di Gino Cecchettin e la sua Fondazione 'Giulia Cecchettin', in campo per la lotta al patriarcato. Per l’occasione Cecchettin riceverà dal prof. Stefano Simonetta del Dipartimento di Filosofia dell’Università Statale di Milano il ricamo di un ritratto di Giulia realizzato da un detenuto del carcere di Opera. Rai Radio 1 e Grr vuole concludere la campagna con la stessa forza con cui è iniziata: come un’onda che continua a muoversi e lasciare il segno.

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