
È stata intitolata alla memoria dell’avvocato Nino D’Uva, vittima della mafia, la “barca della legalità” Blue Angel, confiscata alla criminalità organizzata per traffico di migranti e affidata dallo Stato alla Lega Navale Italiana Sezione di Messina per lo svolgimento di attività di pubblico interesse legate al mare. Intellettuale raffinato, Nino d’Uva è stato uno dei più noti avvocati penalisti del foro messinese della sua generazione. Tra i protagonisti nel secondo maxiprocesso agli esponenti delle cosche messinesi, l'avvocato D'Uva esercitò la difesa degli imputati per associazione mafiosa con rigore morale e professionalità. Su mandato del boss Gaetano Costa, fu assassinato nel suo studio nel centro storico di Messina il 6 maggio 1986, all'età di 61 anni, perché la sua strategia difensiva era stata ritenuta troppo blanda.
La barca a vela Blue Angel, un Bavaria Cruiser 45, da oggi porterà il nome e il ricordo dell’avvocato D’Uva nei diversi approdi. L’imbarcazione entra così a far parte della “flotta della legalità” della Lega Navale Italiana, che annovera 25 unità operative lungo le coste italiane nella campagna “Mare di Legalità”. L’iniziativa è partita il 28 giugno dello scorso anno dal Porto di Ostia (Roma) alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Alla cerimonia d’intitolazione, ospitata nei locali della Base Navale della Marina Militare di Messina, hanno partecipato numerose autorità civili e militari insieme ai figli dell’avvocato D’Uva, Giuseppa e Gennaro.
Il Presidente della Lega Navale messinese, Giuseppe Soraci, ha ringraziato le autorità e gli ospiti presenti e ha ricordato l’impegno profuso dai soci per riportare sulla “rotta della legalità” questa imbarcazione. La barca, lunga 14 metri, era impiegata nel traffico di migranti dalla Turchia ed è stata sequestrata in condizioni critiche nell’agosto 2023 a Pozzallo, prima di essere assegnata dall’autorità giudiziaria alla Sezione di Messina della LNI.
«L’intitolazione di Blue Angel all’avvocato Nino D’Uva segna un nuovo, importante, traguardo raggiunto dalla campagna della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”», afferma Agatino Catania, Delegato regionale della Lega Navale Italiana per la Sicilia orientale, intervenuto all’evento in rappresentanza del Presidente nazionale Donato Marzano, sottolineando: «Tra i nostri obiettivi, c’è quello di promuovere l’educazione alla legalità, in particolare verso i giovani, attraverso la restituzione alla collettività di mezzi utilizzati in passato dal malaffare nel traffico di migranti e nel contrabbando di armi e droga. Grazie al lavoro dei nostri soci volontari e con fondi propri, la Lega Navale Italiana ha reso queste barche testimonianza viva dell’impegno in favore della legalità, nel ricordo dei tanti che hanno sacrificato la propria vita nel contrasto alle mafie e al terrorismo e al servizio di tante persone meno fortunate che non potrebbero permettersi di vivere il mare e la vela».