
"Abbiamo una natalità troppo bassa e un'attesa di vita che si è allungata, ma che non ha aggiunto qualità alla vita. Faccio un appello al Governo e a tutte le forze politiche: dobbiamo lavorare in questa direzione e la buona politica e il buon governo si misureranno su questo nei prossimi anni"
La lunga sofferenza di Papa Francesco, il blackout di ieri in Spagna, Portogallo e parte della Francia, "ci fanno riscoprire tutti improvvisamente più fragili, meno superuomini e superdonne. La politica si interroghi a fondo su quali risposte dare a questa, non improvvisa e per certi versi attesa, emergenza. In Italia potremmo essere i primi, non solamente per essere tradizionalmente un Paese solidale e solidaristico, ma anche per il ruolo che mai come in questo momento stiamo svolgendo come riferimento europeo e mondiale. Va ripensato tutto il sistema salute e welfare, che va messo insieme". E' l'appello che lancia Francesco Vaia, già direttore Prevenzione del ministero della Salute e oggi componente dell'Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità.
"Abbiamo bisogno di un progetto obiettivo che rilanci la nostra capacità di garantire salute e benessere alle persone - aggiunge Vaia - In che direzione va la nostra società? Siamo un Paese con una natalità troppo bassa e con un'attesa di vita che si è allungata, ma che non ha aggiunto qualità alla vita. Faccio un appello al Governo ed a tutte le forze politiche: dobbiamo lavorare in questa direzione e la buona politica ed il buon governo si misureranno su questo nei prossimi anni".