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Cancro al pancreas, da Jobs a Eriksson ancora nemico aggressivo

In Italia 14.800 nuove diagnosi nel 2023. La sopravvivenza a 5 anni è del 20%

Medici corsia -
Medici corsia - 123RF
12 gennaio 2024 | 13.35
LETTURA: 2 minuti

Il tumore del pancreas rimane una delle neoplasie più difficili da contrastare per la sua aggressività. Un nemico spesso silenzioso che rende complicato l'intervento degli oncologici. L'ex allenatore della Lazio, Sven-Goran Eriksson, è l'ultimo personaggio pubblico che ha rivelato di avere un cancro al pancreas. Ma la storia di questa neoplasia ha purtroppo incrociato spesso il destino di personaggi popolari e molto amati: Gianluca Vialli, Luciano Pavarotti, Steve Jobs, Patrick Swayze. In Italia, secondo l'ultimo report dell'Aiom, l'Associazione italiana oncologia medica, nel 2023 sono state 14.800 le nuove diagnosi. "Meno del 20% dei pazienti è candidabile a una chirurgia con intento 'curativo', con una sopravvivenza a 5 anni di circa il 20%", ricorda l'Aiom.

I fattori di rischio

"Il fumo di sigaretta è il fattore di rischio maggiormente associato alla probabilità di sviluppare un carcinoma pancreatico. Altri fattori di rischio sono rappresentati dall’obesità, dalla ridotta attività fisica, dall’elevato consumo di alcol e di grassi saturi, e dalla scarsa assunzione di verdure e frutta fresca - ricorda l'Aiom - Tra le patologie d’organo sono considerate condizioni di rischio la pancreatite cronica, il diabete mellito e la pregressa gastrectomia. Una storia familiare viene rilevata fino al 10% dei pazienti e in alcuni casi rientra nel contesto di sindromi quali la sindrome di Peutz-Jeghers, la sindrome familiare con nevi atipici multipli e melanoma, la mutazione 'germline' del gene Brca2, la pancreatite ereditaria e la sindrome di Lynch. La presenza di varianti dei loci genomici dei gruppi sanguigni AB0 (in particolare nei gruppi non 0) è stata correlata a una maggiore tendenza a sviluppare tumori pancreatici".

"La valutazione diagnostica e di stadiazione può richiedere l’esecuzione di eco-endoscopia, Tc e Rm, completati da prelievo bioptico mirato; indicativa risulta la valutazione dei livelli del CA19.9 nel sangue", conclude l'Aiom.

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