"Avevo detto che servivano lockdown, avremmo evitato morti"
"Se guardo a ritroso, oggettivamente non mi pare di aver fatto errori. Bill Gates prevede una pandemia peggiore? Lui ci ha sempre preso". Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica e consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza, a 24 Mattino su Radio 24, si esprime così in un intervento a 360 gradi sul covid.
Ricciardi, per le sue posizioni rigide, è stato considerato una sorta di 'alfiere del terrore' negli ultimi 2 anni. "E' la verità basata sui fatti, da due anni in tutto il mondo ed anche in Italia siamo alle prese con questa pandemia: questo dimostra che non sono un alfiere del terrore, sono il suggeritore di soluzioni basate sull’evidenza scientifica che non sono state seguite così siamo ancora nella pandemia. Se guardo a ritroso non mi sembra di aver fatto errori", dice Ricciardi. "Quando dicevo a ottobre 2020 che Milano e Napoli dovevano essere chiuse non sono stato ascoltato. Men che meno quando ho detto che bisognava fare un lockdown il 14 febbraio 2021. Sono stato assalito da tutti, i fatti mi hanno dato ragione. Abbiamo pagato questi errori con 70mila morti. Se avessimo fatto i lockdown, queste persone sarebbero vive", aggiunge.
Negli ultimi giorni sono salite alla ribalta dichiarazioni di Bill Gates che prevede una pandemia più grave di quella attuale. "Bill Gates ci ha sempre preso, è dal 2013 che avverte: l'ha fatto in uno speech Ted. La sua copertina su Time nel 2017 dice esattamente questo, aveva predetto una pandemia. Vuole metterci in guardia, vuole dirci, preparatevi. Tutti quelli che dicono la verità non la dicono perché sono dei menagramo ma la dicono perché vogliono cercare di evitare i problemi. Bill Gates fin qui ci ha sempre preso", dice Ricciardi.
Qual è la situazione attuale in Italia? "Siamo in un rallentamento della crescita, speriamo di vedere il picco tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio. Avremo una primavera buona e probabilmente un’estate ottima ma poi il virus ritornerà a circolare perché noi il virus lo inseguiamo ma non l'anticipiamo e quindi lui torna a farsi sentire".
Bisogna pensare ad un ritorno pesante a ottobre? "Sì, sarà così. Sono due anni che c’è questo circolo, nella speranza che non arrivino varianti più pericolose. L'immunità che ci dà il vaccino, che è un salvavita, perché fa la differenza tra la vita e la morte tra l’ospedalizzazione ed il benessere, però non protegge dalla circolazione del virus, perlomeno non protegge completamente. Dobbiamo affiancare alla vaccinazione anche altre scelte impopolari che però ci consentono di vivere tranquillamente. Oggi possiamo fare tutto, ma dobbiamo farlo con un certo criterio. Dobbiamo spegnere questo grande incendio ora e dobbiamo evitare che poi ricominci: a febbraio-marzo dobbiamo riprendere a tracciare e isolare tutti i fuochi".
Capitolo variante Omicron: "Chi ha la terza dose ha un raffreddore o un'influenza lieve, ma non è così per i non vaccinati: per questi ultimi può essere seria o serissima. Il covid in Italia in questo momento è la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e il cancro. Abbiamo ancora milioni di non vaccinati, questo espone queste persone al rischio ed espone la comunità al fenomeno di non poter assistere pazienti in ospedale".