"Ci muoviamo in base a quello che dovremo affrontare, credo che la soluzione siano i controlli ma no la privazione delle libertà", ha detto il premier in conferenza stampa
"La situazione è abbastanza sotto controllo, stiamo monitorando minuto per minuto, e i primi casi sequenziati" relativi a passeggeri in arrivo dalla Cina riguardano "varianti Omicron già presenti in Italia. Ci muoviamo in base a quello che dovremo affrontare, credo che la soluzione siano i controlli, penso a tamponi e mascherine. Il modello di privazione delle libertà che abbiamo conosciuto in passato non mi è parso così efficace e penso che lo dimostri il caso cinese". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di fine anno.
"In Italia l'incidenza di Covid era in calo quindi assolutamente sotto controllo", ha sottolineato la premier. Dopo quanto sta accadendo in Cina "ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che avevamo chiesto di fare in passato", ma la decisione di effettuare tamponi per chi proviene dalla Cina "non è completamente efficace se non è presa a livello europeo". Perciò deve essere "l'Unione a prendere un provvedimento in questo senso" e "ci aspettiamo e auspichiamo che l'Unione europea voglia operare in questo senso". Meloni ritiene quindi che "si debba lavorare prioritariamente sulla responsabilità dei cittadini piuttosto che sulla coercizione".
Sui vaccini, "c'è una campagna del governo che invita alla vaccinazione, soprattutto anziani e fragili, i soggetti più a rischio. Sono quelli su cui mi senti di fare l'invito più deciso. Per gli altri rinvito è quello di rivolgersi al medico, a chi ne sa più di me. Noi stiamo invitando a procedere in questo senso".