Per l'infettivologo "oggi il virus è endemico e dobbiamo imparare sempre di più a conviverci". E per la scuola parla di "gestione folle"
"Se la situazione" epidemiologica "continuerà ad essere questa, abbiamo avuto un inverno senza i contorni di una vera emergenza, almeno a livello ospedaliero, ed è arrivato il momento che si esca da questa fase. Abbiamo avuto 26 mesi continui in stato di emergenza, credo che si debba tornare alla normalità. Oggi il virus è endemico e dobbiamo imparare sempre di più a conviverci, questo significa anche non continuare a vivere nello stato di emergenza". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova.
"Per fare cose normali non bisogna dire che serve l'emergenza, il generale Figliuolo può rimanere a gestire la macchina organizzativa senza che ci sia lo stato di emergenza. Ci sono casi, ricoveri, ma il tutto in maniera molto diversa rispetto a un anno fa", rimarca Bassetti.
Parlando della situazione delle scuole, Bassetti parla di una "gestione del Covid che rasenta la follia. Assistiamo a regole sanitarie incomprensibili, anche per chi le ha scritte. Regole che non servono a prevenire i contagi, ma solo a danneggiare gli studenti e le loro famiglie. Bisogna tornare ad ascoltate i pediatri e i medici: chi è malato sta a casa per almeno 3 giorni dalla scomparsa dei sintomi. Basta tamponi a asintomatici, fatti più per mitigare ansie ingiustificate dei genitori che non per limitare la diffusione del virus e basta alla scuola in Dad, se non assolutamente necessaria. Le quarantene forzate e la Dad non sono in grado di fermare questo virus che non infetta solamente durante le ore di scuola".