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Covid, allarme Oms: Europa rischia 2,2 milioni di morti entro marzo

Circa 4.200 decessi al giorno nella scorsa settimana. Ospedali saranno sotto stress in 49 paesi

Covid, allarme Oms: Europa rischia 2,2 milioni di morti entro marzo
23 novembre 2021 | 13.04
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L'Europa, investita dalla quarta ondata covid, rischia 2,2 milioni di morti entro la primavera 2022. E' l'allarme lanciato dall'Oms Europa. Il Vecchio Cintinente "rimane nella stretta morsa della pandemia di Covid-19". E le previsioni non fanno ben sperare. "Possiamo aspettarci che gli ospedali saranno sotto stress per i ricoveri in 25 Paesi e per le terapie intensive in 49 dei 53 paesi" della regione europea "tra oggi e il 1 marzo 2022". Non solo. "Si prevede che i decessi cumulativi segnalati raggiungeranno oltre 2,2 milioni entro la primavera del prossimo anno, sulla base delle tendenze attuali".

"La scorsa settimana, i decessi segnalati a causa di Covid-19 - elenca l'Oms Europa - sono aumentati a quasi 4.200 al giorno, raddoppiando dai 2.100 decessi al giorno alla fine di settembre. Nel frattempo, i decessi segnalati cumulativi per il virus hanno superato la soglia di 1,5 milioni per i 53 paesi di questa regione. Oggi, il COVID-19 è la prima causa di morte in Europa e in Asia centrale, come riportato dall'Institute for Health Metrics and Evaluation".

"Molti Stati membri stanno affrontando una nuova ondata" di Covid-19, ma "siamo in una situazione migliore" rispetto all’anno scorso "grazie alla vaccinazione. I dati mostrano che la possibilità di ammalarsi gravemente, di finire in ospedale o di morire è molto più bassa" se si è pienamente vaccinati, sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, intervenendo nella plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. Von der Leyen cita "Spagna e Portogallo" come esempi, perché nella Penisola Iberica è vaccinato "tra l’80 e il 90% della popolazione adulta" e, quindi, "il rischio di morte è fino a 40 volte minore rispetto ai Paesi" membri che hanno i tassi di vaccinazione "più bassi". Siamo di fronte, conclude, ad una "pandemia dei non vaccinati" e "la vaccinazione resta la priorità".

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