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Covid, allarme genitori asili nido Roma: "Senza le 'bolle' classi pollaio e alti rischi contagio"

Lettere aperta a istituzioni e media, non recepite le indicazioni del Cts ma i nostri bambini non possono essere protetti dal vaccino

Covid, allarme genitori asili nido Roma:
01 ottobre 2021 | 16.22
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Allarme dei genitori degli asili nido di Roma dopo la decisione di sospendere le 'bolle' che sta riproponendo "le classi pollaio" nel Lazio con "alti rischi di contagio" dei bambini tra i "3 anni ed i 36 mesi" che ancora "non possono essere protetti dal vaccino". In una lettera aperta, il Comitato promotore dell’iniziativa 'Rivogliamo le bolle nei nidi comunali (Lazio)', si rivolgono con un appello all'opinione pubblica sollevando il problema all'indomani dell'alert lanciato anche dalla Federazione dei medici pediatri. "Siamo un gruppo di genitori, con figli iscritti nei nidi comunali di Roma: Farnesina, Villa Chigi, Jean Mirò e Pianeta infanzia. Le strutture cui facciamo capo accolgono in tutto 252 bambini, trai 3 e i 36 mesi. Dal rientro nelle scuole dopo la pausa estiva stiamo vivendo un momento molto drammatico" segnalano nella lettera aperta gli aderenti al Comitato che hanno per questo lanciato anche una sottoscrizione online raccogliendo, in poche ore, quasi tutte le 500 firme attese.

"In forza della circolare della Regione Lazio del 2 luglio 2021 (prot. N. 577343), i nostri figli sono stati infatti privati del cosiddetto sistema 'a bolle' che, durante l’anno scolastico passato, ha fortemente limitato i contagi da Covid19 trai bambini più piccoli. Tale sistema - si legge nella lettera aperta- consiste infatti nella suddivisione delle 'vecchie' sezioni in piccoli gruppi di bambini, massimo sette per bolla, con due educatrici stabili di riferimento, spazi per gioco, pasti e sonno ad uso esclusivo del singolo gruppo e una maestra 'jolly' che copre le supplenze all’interno del nido". "Da settembre -scrivono ancora- i nostri figli si sono ritrovati d’improvviso invece a frequentare nuovamente le sezioni numerosissime tipiche del periodo precedente alla pandemia. Attualmente, fino a trenta bambini con cinque educatrici di riferimento, condividono lo stesso spazio per il gioco, i pasti, il riposo e l’igiene personale. Inoltre, la maestra 'jolly' è stata sostituita dalle numerose supplenti esterne che si susseguiranno durante l’intero anno scolastico".

"E’ evidente che il rischio epidemiologico nelle attuali sezioni è elevatissimo" é l'allarme dei genitori che riferiscono aspettare una risposta dal "Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dalla Sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi, dal Presidente del Consiglio regionale, Marco Vincenzi, dalla Presidente della IX Commissione del Consiglio regionale, Eleonora Mattia, dagli Assessori regionali, Alessandra Troncarelli e Alessio D’Amato, e dalla Direzione Regionale Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lazione, nella persona del suo Direttore, Elisabetta Longo". Nella lettera i genitori del Comitato promotore dell’iniziativa 'Rivogliamo le bolle nei nidi comunali (Lazio), scrivono che "inoltre, il piano scuola 2021/2022, approvato con Decreto del Ministero dell’Istruzione n. 257 del 6 Agosto 2021, e che recepisce le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico del 12 luglio 2021, con riferimento all’infanzia impone la suddivisione dei bambini frequentanti in piccoli gruppi stabili, con educatrici di riferimento del singolo gruppo e con spazi a uso esclusivo del gruppo".

"La pandemia purtroppo continua però a correre e i nostri bambini non possono ancora essere protetti dal vaccino, sono particolarmente fragili (alcuni hanno poco più di tre mesi) e in ragione della loro età non sono in grado di rispettare le più semplici regole igieniche e di distanziamento" ricordano i genitori del Comitato 'Rivogliamo le bolle nei nidi comunali (Lazio). "Dal momento che questa situazione coinvolge tutti i nidi comunali della nostra regione, abbiamo deciso di rinnovare la nostra istanza alle istituzioni competenti e di lanciare un appello alla comunità scientifica, ai media, e all’opinione pubblica per chiedere l’immediato ripristino nei nidi comunali della Regione Lazio del sistema a bolle. Il nostro appello oggi consiste in una petizione che può essere sottoscritta online all’indirizzo: https://www.change.org/p/regione-lazio-rivogliamo-le-bolle-nei-nidi-comunali-lazio" si legge ancora nella lettera aperta.

"Nella sola giornata di oggi, la nostra istanza è stata firmata da 477 persone e ci ripromettiamo di raggiungere presto il primo obiettivo delle 500 firme. Abbiamo ritenuto doveroso informare di questa nostra iniziativa la Presidente della Società italiana di Pediatria, la Prof.ssa Annamaria Staiano, in rappresentanza di tutti i pediatri che in questo difficilissimo momento di emergenza hanno sostenuto le nostre famiglie preservando la salute dei nostri bambini e che per questo sentiamo particolarmente vicini". "Nella speranza che la nostra istanza di tutela della salute dei bambini più piccoli riceva il giusto risalto e di non rimanere vittime di una circolare regionale che in considerazione dell’emergenza sanitaria non ha nessuna ragione di produrre ulteriormente i suoi effetti, porgiamo cordiali saluti" conclude il Comitato promotore dell’iniziativa 'Rivogliamo le bolle nei nidi comunali (Lazio)'.

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