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Putin, 'piano' per la pace: "Serve governo provvisorio in Ucraina"

Il presidente russo: "Trump vuole la fine della guerra, Russia pronta a collaborare con l'Europa. Kim può dare una mano"

Vladimir Putin - Afp
Vladimir Putin - Afp
28 marzo 2025 | 00.02
LETTURA: 2 minuti

"Donald Trump vuole davvero la pace. La Russia è pronta a collaborare con qualsiasi partner per arrivare a un accordo. L'Ucraina dovrebbe avere un governo sotto l'egida dell'Onu e di altri paesi". Vladimir Putin, dal circolo polare artico, lancia un messaggio agli Stati Uniti, all'Ucraina e ai paesi che sostengono Kiev. La Russia, dice il presidente, vuole la pace. Alle sue condizioni.

I negoziati, con gli Stati Uniti di Donald Trump nel ruolo di mediatore, devono soddisfare Mosca che, evidenzia Putin, nella guerra "ha l'iniziativa strategica lungo l'intera linea del fronte. Si può pensare che le forze armate russe eliminino i reparti ucraini". Non c'è bisogno di ripetere che la Russia non rinuncerà alle regioni strappate all'Ucraina e controllate in parte. "Il Luhansk è stato liberato al 99%. Le regioni di Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia sono state liberate per oltre il 70% e i soldati avanzano giorno dopo giorno", il quadro delineato dal leader del Cremlino, che rivendica una posizione di forza al tavolo delle trattative.

"Russia pronta a collaborare con l'Europa"

"La Russia -dice Putin da Murmansk secondo la Tass- è a favore di una soluzione pacifica del conflitto, a patto che le cause della crisi vengano eliminate. La Russia vuole garantire la propria sicurezza a lungo termine e lavorerà con qualsiasi partner che voglia contribuire al raggiungimento di un'intesa".

Se Trump, che "vuole davvero la pace", è l'interlocutore principale, Putin non chiude le porte all'Europa: "Siamo pronti a collaborare con l'Europa, che però cerca di approfittarsi di noi e di prenderci per i fondelli. Non abbiamo nessuna intenzione di commettere l'errore di fidarci dei cosiddetti partner occidentali".

Nel processo negoziale, delineato in maniera vaga, Putin accoglierebbe con favore il contributo "dei paesi Brics e della Corea del Nord": persino Kim Jong-un, secondo le dichiarazioni del presidente russo riportate dalla Tass, potrebbe dare una mano.

Il nuovo no a Zelensky e l'Ucraina 'commissariata'

Il problema, secondo Putin, è rappresentato da Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino, ripete il leader del Cremlino, "non è un presidente legittimo perché non ci sono state elezioni": una posizione recentemente illustrata anche da Trump, prima di una parziale marcia indietro.

"La Russia non saprebbe con chi firmare qualcosa in Ucraina, visto che presto arriveranno altri leader". Quindi, il suggerimento: "Sotto l'egida dell'Onu e di un gruppo di paesi", in Ucraina dovrebbe prendere forma una sorta di "governo provvisorio per consentire lo svolgimento di elezioni".

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