Pralsetinib di Roche contro forme positive a fusione del gene Ret, che colpiscono persone più giovani e senza forte abitudine al fumo
E' disponibile da oggi in Italia pralsetinib, nuova terapia target di Roche approvata un anno fa dall'Agenzia europea del farmaco Ema in monoterapia per il trattamento di adulti con tumore del polmone non a piccole cellule (Nsclc) in stadio avanzato positivo per la fusione del gene Ret, non precedentemente trattati con un inibitore di Ret. Il farmaco è ora rimborsato dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa per questa popolazione di pazienti in linee successive alla prima.
"La ricerca scientifica sta accumulando negli ultimi anni molti risultati significativi nell'ambito del tumore polmonare non a piccole cellule, attraverso l'identificazione di trattamenti sempre più innovativi e mirati verso specifici bersagli molecolari, come nel caso di pralsetinib - commenta Silvia Novello, ordinaria di Oncologia medica all'Università degli Studi di Torino e presidente di Walce Onlus (Women Against Lung Cancer in Europe - Donne contro il tumore del polmone in Europa) - L'approvazione di pralsetinib da parte di Aifa segna un'importante novità per i pazienti con Nsclc positivo a Ret, un'alterazione molecolare riscontrata in circa l'1-2% dei casi di Nsclc". Si tratta di circa 37.500 persone all'anno nel mondo, spesso più giovani rispetto alla media di chi riceve una diagnosi di cancro polmonare e senza una forte abitudine al fumo, "che possono quindi disporre di un'ulteriore soluzione terapeutica innovativa - sottolinea la specialista - che ha ottenuto ottimi risultati nel controllo della malattia, unitamente a un'efficacia anche a livello delle metastasi cerebrali. E' un altro tassello nella medicina di precisione applicata al trattamento del tumore polmonare".
Il via libera a pralsetinib si basa sui risultati dello studio di fase 1-2 Arrow, in cui il farmaco ha prodotto una risposta clinica duratura nei pazienti Nsclc con fusioni di Ret. I dati, presentati lo scorso settembre al Congresso della Società europea di oncologica medica Esmo, hanno confermato che anche in presenza di una mediana di follow-up di 26,8 mesi pralsetinib mostra un'attività clinica robusta e duratura, con un tasso di risposta del 63,1% nei pazienti precedentemente trattati con chemioterapia a base di platino e del 77,6% nei pazienti che non avevano ancora ricevuto una terapia sistemica. L'aggiornamento del trial ha inoltre confermato il profilo di sicurezza e la tollerabilità del farmaco.
"I pazienti italiani con tumore al polmone in stadio avanzato con alterazione di Ret oggi possono beneficiare di un'importante innovazione terapeutica che ha dimostrato promettenti risultati in termini di efficacia e tollerabilità negli studi clinici registrativi - afferma Filippo de Marinis, direttore della Divisione di Oncologia toracica dell'Istituto europeo di oncologia di Milano e presidente dell'Aiot, Associazione italiana di oncologia toracica - Pralsetinib al momento è riservato a pazienti con Nsclc metastatico Ret-positivo in linee avanzate di trattamento che non hanno ricevuto altri farmaci specifici per Ret e indipendentemente dal regime chemioterapico precedentemente ricevuto, garantendo massima flessibilità di accesso alla terapia".
"In Roche ci impegniamo da lungo tempo nel campo dell'oncologia polmonare al fine di sviluppare approcci terapeutici all'avanguardia attraverso l'adozione di tecniche innovative e personalizzate che possano dare il via a nuovi percorsi di guarigione o migliorare quelli esistenti - dichiara Federico Pantellini, Medical Affairs Lead Roche Italia - Siamo quindi lieti di aver ricevuto l'approvazione di pralsetinib da parte di Aifa", perché "in questo modo potremo fare un ulteriore e importante passo avanti nella nostra missione di fornire ai pazienti il giusto trattamento nel miglior modo possibile, aiutandoli così ad apportare un effettivo miglioramento nella propria vita".