
Per la presidente della Camera l'uso distorto dell'immagine femminile rallenta lo sviluppo della società. L'affondo arriva in occasione della presentazione di 'Rosa Shocking – Violenza, stereotipi….e altre questioni del genere'. La pubblicità 'fa male' alle donne, negli spot ancora troppi stereotipi sessisti. E i pubblicitari plaudono alle parole di Boldrini
Laura Boldrini all'attacco delle aziende italiane e delle multinazionali che operano nel nostro Paese: i loro spot pubblicitari, dice la presidente della Camera, colpiscono le donne nella loro dignità e "rallentano lo sviluppo della società". L'affondo arriva in occasione della presentazione di 'Rosa Shocking – Violenza, stereotipi….e altre questioni del genere', il nuovo Report contro la violenza sulle donne e gli stereotipi di genere.
Le aziende italiane sono "innamorate" di uno stereotipo femminile profondamente negativo, "un sistema agghiacciante che vede le imprese investire tanti denari, 66 milioni di euro al mese, in spot che riproducono un' immagine falsata della donna, e tirarsi fuori dall’evoluzione della nostra società". Un’impresa "può partecipare attivamente allo sviluppo di una società o ancorarsi ad uno stereotipo vecchio e rallentare lo sviluppo". E quelle italiane, ne è convinta Boldrini, hanno fatto la scelta sbagliata. Così come profondamente sbagliato e grave è che 6 italiani su 10, come ci dicono i sondaggi, "trovino che sia normale sfruttare il corpo della donna in pubblicità per vendere qualsiasi cosa".
Bisogna reagire, dice la terza carica dello Stato, iniziando dalla scuola, sensibilizzando i giovani anche attraverso lezioni di rispetto di genere e di educazione sentimentale, "perché oggi abbiamo cittadini che ritengono normale vedere quel che hanno sempre visto, ma che è sbagliato, è un qualcosa che danneggia la donna. E le pubblicità che le grandi multinazionali fanno in Italia non le fanno in altri Paesi, non in Gran Bretagna, non in Svezia, non negli Usa". Contro la violenza sulle donne è indispensabile rivolgersi soprattutto al mondo maschile "perché -insiste Boldrini- questo è un problema degli uomini: non eliminiamo questa piaga della società senza coinvolgere direttamente gli uomini che sono i soggetti problematici da cui scaturiscono i comportamenti che ledono la dignità delle donne. Dobbiamo parlare di dignità della donna e di un linguaggio che ci restituisca quella dignità. Dobbiamo parlare di dignità della donna e di un linguaggio che ci restituisca quella dignità.