"La pandemia ci ha insegnato l'importanza dei servizi della medicina sul territorio. Non a caso, in occasione del Congresso Fismad, dopo 2 anni difficili segnati dalla pandemia, vogliamo ripartire dalla gastroenterologia del territorio. In Italia 'nominalmente' non esiste una gastroenterologia del territorio, ma sappiamo che tutta una serie di momenti, come gli screening o i follow-up, non devono svolgersi, e non è utile che si svolgano, negli ospedali per pazienti acuti, ma è opportuno siano invece gestiti e trattati dal territorio. Per questo motivo come Fismad partecipiamo all'organizzazione del Decreto ministeriale n.71/2022 (Modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale), sul quale il Piano nazionale di ripresa e resilienza concentrerà molta della sua attività nell'immediato e, soprattutto, sarà la base di finanziamenti importanti che stanno avvenendo in ambito sanitario". Così Antonio Benedetti, presidente della Federazione italiana società malattie apparato digerente, in occasione del 28esimo Congresso Fismad in corso a Roma.
Tre i messaggi che il congresso lancia alle istituzioni: "La conferma del fatto che le malattie dell'apparato digerente rappresentano mediamente, tra pazienti acuti e cronici, la seconda causa di ricovero a livello nazionale - rimarca Benedetti - Inoltre, vogliamo ricordare che i posti letto a disposizione negli ospedali per acuti per quanto riguarda la gastroenterologia sono sicuramente pochi e che, nonostante il personale sia lievemente aumentato, occorre fare di più aumentando il numero dei letti e delle unità operative che agiscono per la gastroenterologia. Terzo e ultimo messaggio, l'istituzione di una gastroenterologia del territorio che partecipi in alcune attività della sua disciplina, come il follow-up nelle forme croniche, con quello che si sta disegnando per la medicina del territorio".