L'ira dell'associazione, 'risposta irrispettosa e immotivata, valutiamo denuncia nei confronti del direttore Coletta'
La Rai ha rigettato l'istanza di accessi ai voti della finale di 'Ballando con le Stelle', andata in onda il 23 dicembre su Rai Uno, avanzata dal Codacons e dall'Associazione degli Utenti dei Servizi Radiotelevisivi e finalizzata alla visione dei risultati della votazione del pubblico. Nel documento, di cui l'Adnkronos ha preso visione, la Rai afferma che "l’istanza è inammissibile". La motivazione dell'azienda, come si legge nella risposta della Rai, è spiegata attraverso l'osservazione che "le istanti rivestono, rispetto ai documenti richiesti, la medesima posizione del quisque de populo. Come per analoghe precedenti istanze, le associazioni difettano di qualsivoglia interesse personale, concreto ed attuale all’ ostensione nei termini configurati dall’art. 22 comma 1 lett. b) L. n. 241/1990, ove la trasparenza figura quale effetto ma non scopo".
Per la Rai, dunque, "non sussiste infatti alcuna situazione giuridica qualificata e differenziata, meritevole di tutela secondo l’ordinamento giuridico, di cui le associazioni sarebbero titolari e che possa ricevere beneficio o tutela dalla visione dei documenti richiesti". La tv di Stato non manca di sferrare una frecciata alle organizzazioni dei consumatori: "Con la presente istanza le associazioni intendono platealmente sindacare la legittimità e la trasparenza della programmazione della scrivente concessionaria del servizio pubblico senza che alcuna titolarità o competenza siano state loro attribuite dalla legge -dice il documento- In assenza dei presupposti legittimanti l'accesso viene esercitato in modo pretestuoso e temerario, trasformato nei fatti in uno strumento surrettizio di sindacato generalizzato sull’operato del gestore di servizio pubblico, palesemente vietato dall’art. 24, comma 3, L. n. 241/1990 in spregio al principio del buon andamento che viene invocato nell’istanza ma in concreto non rispettato".
Durissima anche la risposta del Codacons, che all'Adnkronos replica così: "Con tale abnorme risposta la Rai dimostra di non voler garantire alcuna trasparenza ai suoi telespettatori e ai tanti utenti che, dopo la finale anomala di Ballando con le stelle, hanno chiesto chiarimenti sui voti giunti attraverso i social network". Per l'associazione dei consumatori si tratta di "una brutta pagina per l'azienda e per la trasmissione di Milly Carlucci, che pone il segreto di Stato su atti che, al contrario, andrebbero resi pubblici nell'interesse della stessa rete, finita al centro dello scandalo con proteste sollevate non solo dagli spettatori, ma dagli stessi giudici di Ballando, come nel caso di Selvaggia Lucarelli".
Il Codacons fa dunque sapere che non accetterà la risposta della Rai. "Al di là della risposta irrispettosa degli utenti fornita dalla Rai, il diniego all'accesso ai dati relativi alle votazioni è immotivata e insensata, e pertanto proporremo ricorso per obbligare l'azienda a garantire trasparenza ai cittadini che la finanziano attraverso il canone. Stiamo inoltre valutando una denuncia per abuso di atti d'ufficio contro il direttore di Rai1, Stefano Coletta, che ha firmato l'abnorme risposta della Rai che rappresenta un insulto per milioni di teleutenti", conclude il Codacons.