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Tifosi Inter al Duomo, allarme virologi: "Rischio contagi"

Preoccupazione per la violazione delle norme anti-Covid durante i festeggiamenti per lo scudetto dell'Inter

(Fotogramma)
(Fotogramma)
03 maggio 2021 | 11.58
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Allarme degli esperti per gli assembramenti dei tifosi in piazza Duomo a Milano per festeggiare lo scudetto dell'Inter. Da Franco Locatelli a Fabrizio Pregliasco fino a Massimo Galli, è unanime la condanna e la preoccupazione per la violazione delle norme anti-Covid.

GALLI

"L'imprudenza non ha colore, l'incoscienza ha tutti i colori dell'arcobaleno. E' chiaro a tutti che questo tipo di manifestazioni sono pericolose", afferma all'Adnkronos Salute Massimo Galli, direttore della clinica di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco, per il quale nel weekend "non ci sono state solo manifestazioni di una tifoseria, svolte con pericolosi assembramenti all'aperto. Ma c'è stata la perdita di controllo delle minime misure: ieri gli assembramenti erano ovunque". Galli ricorda che abbiamo già sperimentato manifestazioni simili, "abbiamo visto lo scorso anno, quando è stato festeggiato un altro scudetto, in una situazione analoga a questa, nel senso che quando arriva un messaggio che può essere interpretato come 'liberi tutti', le persone vanno oltre".

Il problema dice Galli è che "la pandemia non è risolta. Il vaccino potrà contribuire in modo sostanziale a ridimensionare il problema ma la tranquillità è ancora lontana".

PREGLIASCO

"Un'intemperanza inutile che potrebbe determinare un po' di guai", sostiene Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano. "Speriamo che i guai siano pochi perché comunque all'aperto sappiamo che il rischio è ridotto - dice Pregliasco all'Adnkronos Salute - però cantare per lungo tempo diventa un elemento di rischio. Non vedremo subito questi effetti, speriamo che possa esserci solo un piccolo rigurgito di rialzo dei contagi, però il rischio c'è".

MINELLI

Piazza Duomo a Milano e gli assembramenti dei tifosi per lo scudetto dell'Inter? "Io dico, da interista nostalgico tra l'altro conterraneo di Antonio Conte, che i festeggiamenti ci hanno offerto un assist straordinario per capire, tra 10 giorni, se e come, in regime di vaccinazione nazionale e con numeri importanti di persone all'aperto, dobbiamo considerare l'estate", sottolinea all'Adnkronos Salute l'immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione italiana di Medicina personalizzata. Quello è accaduto a Milano sarà "un banco di prova, un test, un esperimento non previsto e voluto - ipotizza Minelli - che potrà dirci molto di più di mille previsioni da oracoli televisivi. Come dire che la sostenibilità del turismo 2021 potrebbe passare dal Duomo di Milano".

LOCATELLI

"Assolutamente non possiamo permetterci queste immagini, vanno evitati gli assembramenti anche se la gioia si può comprendere. Ma deve prevalere il senso di responsabilità e rispettare i 121mila morti che abbiamo avuto in Italia”, ha detto a Sky Tg24 Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts.

CLEMENTI

"Che rischi corriamo per i festeggiamenti di ieri "è difficile dirlo. L'andamento dei numeri delle infezioni va benino, vediamo un calo progressivo lentissimo ma evidente - osserva Clementi - che si riflette adesso anche nei ricoveri in terapia intensiva e nel numero delle morti giornaliere. Sarebbe un peccato che ci fossero rimbalzi per disattenzioni di questo tipo". In strada c'erano molti giovani "e sono quelli ancora non protetti" dal vaccino, "quindi il contagio correrebbe in queste fasce d'età", afferma il virologo Massimo Clementi, che ammette di essersi irrigidito vedendo le immagini degli assembramenti spontanei di tifosi - molti senza mascherine - in diversi punti della città per la vittoria ormai matematica dello scudetto. "Si è scandalizzato anche l'infettivologo Massimo Galli, che ha sempre manifestato apertamente fede interista", sorride. "In ogni caso - spiega l'esperto all'Adnkronos Salute - era difficile che non accadesse proprio. Non è semplice impedire alle persone di manifestare, di assembrarsi in queste circostanze. Passata questa, ora speriamo che non ce ne siano altre di situazioni simili o che siano più gestite e organizzate. Per la prossima partita in casa pare sia stata già annunciata una manifestazione, e anche questo potrebbe portare nuovi affollamenti". "Ora che lo sappiamo in anticipo - auspica il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell'ospedale San Raffaele di Milano e docente all'università Vita-Salute - spero che le forze dell'ordine facciano in modo di arginare e di vigilare in modo da consentire a tutti di partecipare a festeggiamenti ma al tempo stesso senza assembrarsi".

IERACI

La folla in festa in piazza Duomo a Milano per lo scudetto dell'Inter "è stata un'assurdità totale e andava evita", afferma all'Adnkronos Salute Roberto Ieraci, infettivologo e referente scientifico per le strategie vaccinali della Regione Lazio. "La zona gialla non vuol dire liberi tutti - ricorda l'esperto - ma che la mascherina, il distanziamento e l'igiene delle mani sono regole che vanno rispettate. E in piazza Duomo le prime due non c'erano. Il numero dei vaccinati sta aumentando, ma prima di arrivare a far scendere 'il serbatoio' del virus, come accaduto nel Regno Unto e in Israele, occorre continuare a mantenere dei comportamenti corretti. Anche se la propria squadra del cuore vince".

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