Dopo il via libera del Parlamento, anche il Senato ha approvato il DL Infrastrutture, che introduce numerose novità e contiene sostanziali modifiche al Codice della Strada. Tra le principali: l'uso della targa prova è ora consentito anche sulle auto usate; calano le limitazioni di guida per i neopatentati; il foglio rosa ha ora una validità di 12 mesi; le strisce blu per il parcheggio diventano gratuite per i disabili con apposito contrassegno; salgono a tre i tentativi di prova pratica per l’esame di teoria della patente di guida; il servizio taxi potrà ora essere svolto non solo dalle automobili, ma anche con veicoli a due e tre ruote e velocipedi.
Infine il responsabile in solido delle violazioni commesse alla guida di auto a noleggio non sarà più il locatore bensì il locatario del veicolo. Novità per i monopattini: la tanto acclamata "stretta" non c'è stata, in compenso sono state introdotte una serie di normative che prevedono la riduzione della velocità massima consentita (da 25 km/h a 20), l'obbligo di indicatori di direzione e freno (a partire dal 1° luglio 2022 sui mezzi di nuova commercializzazione e l’adeguamento entro il 1° gennaio 2024 per quelli già in circolazione), l’obbligo di fotografia al termine del noleggio dei mezzi in sharing per evitare la sosta selvaggia e la possibilità di circolare non più solo sulle strade urbane e, fuori città, solo sulle piste ciclabili.
Ora possono circolare "dovunque sia consentita la circolazione dei velocipedi". Infine, novità per gli incentivi auto. Oltre al rifinanziamento dell’Ecobonus, il Decreto introduce un’importante novità: la possibilità di targare i veicoli acquistati con incentivo dal 1° luglio 2021 non più entro il 31 dicembre bensì entro il 30 giugno 2022. La scadenza del 31 dicembre resta per le auto acquistate fino al 30 giugno 2021.
Inoltre, viene sbloccato l’incentivo (il 40% del prezzo di listino) per le auto elettriche per chi ha un ISEE fino a 30mila euro. Su questo bonus si applicano le norme previste per quelli attualmente in vigore: anticipo della concessionaria, rimborso della Casa automobilistica e credito d’imposta con lo Stato. Su questo punto rimane però l'incognita dell'approvazione da parte della Commissione europea. Che qualora non dovesse arrivare o lo facesse oltre il termine del 31 dicembre, farà svanire quest'opportunità. Le solite leggi all'italiana, insomma.