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Quando si parla di Calabria viene spontaneo pensare al mare. Ma qui siamo in montagna. Ci troviamo a 1400 metri di quota, sull’altopiano della Sila. Precisamente in località Torre Garga, nel comune di San Giovanni in Fiore: ha sede qui il ristorante Hyle, dello chef Antonio Biafora, una stella Michelin.
Nato nel 2020 e stellato dall’anno successivo, Hyle fa parte di una struttura ricettiva storica a gestione familiare, il Biafora Resort e SPA, che ha sessant’anni di attività alle spalle. Il ristorante nasce da un’idea ben precisa: seguire l’antica via della pece. I boscaioli dell’altopiano erano soliti incidere i tronchi dei pini per raccogliere la pece che poi veniva venduta in tutta Italia. Stiamo parlando della pece bruzia, un elemento della Sila ricco di virtù e impiegato in molti ambiti diversi: dalla medicina all’ingegneria navale, fino all’artigianato. I caratteristici intagli a lisca di pesce sono divenuti il simbolo della Sila e anche del ristorante Hyle, visceralmente legato al proprio territorio e con l’ambizione di lasciare a sua volta il segno. Noi abbiamo intervistato il Sommelier Stefano Genovese, che ha preso parte al progetto fin dall’inizio. Sentite che cosa ci ha raccontato.
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