Il Consiglio Ue e il Parlamento hanno raggiunto nuovamente un accordo in trilogo sulla proroga delle misure commerciali autonome (Atm) nei confronti dell'Ucraina, in linea con il mandato dato alla presidenza dal Coreper 2 della settimana scorsa, che prevede l'estensione del periodo di riferimento per calcolare il superamento delle soglie per l'import di determinati prodotti agricoli al secondo semestre del 2021, in modo da rendere più facile l'attivazione delle salvaguardie, come avevano chiesto alcuni Paesi membri, in primis Francia e Polonia. Lo si apprende da fonti Ue. Ora l'accordo, che prevede anche un mandato alla Commissione affinché inizi a lavorare ad un nuovo accordo di libero scambio con Kiev, passa in Coreper di nuovo e domani pomeriggio dovrebbe essere votato nella commissione Inta del Parlamento.
Il compromesso trovato nel Coreper il 27 marzo era uguale a quello concordato la settimana precedente nel trilogo con il Parlamento Europeo, con un'aggiunta: il periodo di riferimento utilizzato per l'attivazione del meccanismo di salvaguardia viene esteso al secondo semestre del 2021. Dato che c'è un cambiamento rispetto a quanto concordato provvisoriamente con il Parlamento nel primo trilogo, occorreva nuovamente un negoziato con l'Aula, che si è chiuso oggi. Non dovrebbe venire allargato, comunque, il campo dei prodotti 'sensibili' (la Polonia chiedeva l'inclusione del grano). Gli elementi chiave dell'accordo provvisorio sono l'estensione del campo di applicazione del meccanismo di salvaguardia automatico a quattro prodotti aggiuntivi (avena, mais, semole e miele); la riduzione del termine per l'attivazione della salvaguardia automatica (da 21 a 14 giorni); l'aggiunta di un riferimento specifico al grano e agli altri cereali; controlli più severi sulle importazioni di cereali e semi oleosi; l'impegno della Commissione a controlli più rigorosi sulle importazioni di grano e altri cereali e ad utilizzare gli strumenti di cui dispone in caso di turbative di mercato.
Gli eurodeputati e la presidenza del Consiglio, conferma la commissione Inta, hanno concordato di sospendere i dazi di importazione e le quote sulle esportazioni agricole ucraine verso l’Ue per un altro anno, fino al 5 giugno 2025, per sostenere l’Ucraina nel contesto della guerra di aggressione della Russia. Le misure unilaterali di liberalizzazione commerciale "contribuiranno a stabilizzare l’economia ucraina e faciliteranno la graduale integrazione del Paese nel mercato interno dell’Ue".
In caso di perturbazioni significative del mercato dell’Ue o dei mercati di uno o più Paesi dell’Ue a causa delle importazioni ucraine, ad esempio di grano, il regolamento garantisce che la Commissione possa agire rapidamente e imporre tutte le misure che ritiene necessarie. Nell’ambito delle misure di salvaguardia rafforzate per proteggere gli agricoltori dell’Ue, può essere attivato un freno di emergenza per prodotti agricoli particolarmente sensibili, ovvero pollame, uova, zucchero, avena, mais e miele. I negoziatori hanno concordato di estendere il periodo di riferimento utilizzato come base per l'attivazione di questa salvaguardia automatica, il che significa che se le importazioni di questi prodotti superassero la media dei volumi di importazione registrati nella seconda metà del 2021 e in tutto il 2022 e il 2023, le tariffe verrebbero ripristinate. Inoltre, la Commissione si impegna a rafforzare il monitoraggio delle importazioni di cereali, in particolare di grano.
I colegislatori hanno inoltre approvato l'impegno della Commissione "a discutere la liberalizzazione tariffaria permanente con l'Ucraina nell'ambito del processo di revisione dell'accordo di associazione, non appena sarà completata la procedura legislativa sulla liberalizzazione temporanea, e a mantenere il Parlamento strettamente coinvolto nel processo". Per la relatrice Sandra Kalniete (Ppe, Lettonia), "gli effetti a catena degli incessanti attacchi della Russia contro l'Ucraina e la sua economia si fanno sentire sugli agricoltori dell'Ue. Con questo nuovo accordo con il Consiglio, abbiamo rafforzato le garanzie per proteggere gli agricoltori dell'Ue in caso di turbolenze di mercato innescate dalle importazioni ucraine".